Altrove Teatro Studio: la programmazione 2023-24 per essere “Tutti un po’ più felici!”
Rialza il sipario l’Altrove Teatro Studio, nel cuore del quartiere Prati, con una nuova “felice” stagione proiettata verso la bellezza, il calore, la felicità, che la scena, lo spettacolo dal vivo, la musica, i progetti innovativi, i giovani talenti, possono generare e regalare al pubblico.
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“Tutti un po’ più felici!” è, infatti, il leitmotiv della nuova programmazione 2023-2024, che prevede un cartellone ancora più vitale, energico, innovativo, moderno, coraggioso e al passo con i tempi e le nuove tendenze, tra prosa, musica, drammaturgia contemporanea e formazione.
L’Altrove Teatro Studio, fin dalla sua fondazione nel 2017, ha voluto essere per il pubblico romano, un luogo di salvezza dalla disarmonia del mondo, un’occasione di cambiamento, un’isola felice dove tenere in vita il sentimento della meraviglia.
Nel nome dell’eccellenza artistica, del talento, della qualità degli spettacoli offerti e della didattica accademica, anno dopo anno, i direttori Ottavia Bianchi e Giorgio Latini hanno fatto sì che i migliori artisti della scena contemporanea nazionale e internazionale riconoscessero “Altrove” come riferimento imprescindibile. Di conseguenza gli spettatori hanno confermato sempre più il patto di fiducia stretto con il teatro che è stato, inoltre, il luogo prescelto dai giovanissimi per dare uno schiaffo in faccia ai reality e alle lusinghe dei social in favore della scoperta del sé, del gioco teatrale e dello studio serio e appassionato di una professione. Altrove è stato infine lo spazio privilegiato dove coltivare le passioni che rendono la vita meno dolente, dove incontrare anime affini seppur nella diversità di ognuno, tutti uniti, adulti e giovanissimi, artisti e spettatori, nel desiderio di rinascere.
“Attraverso il sentimento condiviso della gioia che, come una scarica di elettrica esaltazione, attraversa l’animo di chi varca la soglia di questo luogo magico, il teatro ci insegna quindi che la sofferenza del vivere ci accompagna ogni giorno tranne che in alcuni brevi, splendidi momenti nei quali riusciamo a mettere in pausa il dolore occupandoci d’altro o di altre persone, agendo fuori dalla nostra realtà che è poi, nel bene e nel male, la nostra zona di comfort – annotano i direttori artistici Ottavia Bianchi e Giorgio Latini.
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Per questo motivo, quest’anno, il nostro obiettivo è di rendere ancor più esplicita questa consapevolezza: almeno per un po’, quando siamo “Altrove”, possiamo essere sempre tutti un po’ più felici.”
Ventuno spettacoli, tra debutti assoluti, progetti inediti, prosa, musica, con un’attenzione particolare rivolta alla drammaturgia contemporanea, alle nuove scritture, a tematiche fortemente attuali, alle nuove voci e ai nuovi volti della scena teatrale, e non solo.
Un’offerta che punta alla qualità, più che alla quantità, con l’obiettivo di meravigliare il pubblico più variegato e soddisfare i più disparati gusti, sottolineando come lo spettacolo dal vivo sia un punto fermo per la crescita e l’arricchimento sociale, e il teatro un luogo da abitare costantemente, in cui poter crescere, divertirsi, imparare, confrontarsi.
Tanti i nomi in cartellone, tra interpreti e registi, volti noti del panorama teatrale italiano e giovani promesse: Luca Manfredi, Massimo Wertmuller, Giulio Forges Davanzati, Alessia Sorbello, Andrea Trovato, Massimiliano Farau, Joana Estebanell, Claudia Della Seta, Sofia Diaz, Mario Migliucci, Stefano Viali, Vittorio Centrone, Giulio De Vita, Elisa Di Eusanio, Nicola Pistoia, Loredana Piedimonte, Federico Malvaldi, Renato Civello, Francesca Astrei, Veronica Rivolta, Francesco Sala, Beatrice Gattai, Alessio Di Clemente, Andrea Lintozzi, Luca Mascolo , Alessandra Schiavoni, Giulia Innocenti, Angelica Accarino, Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Roberto Fedele, Giorgio Latini, Michele Eburnea, Sara Mafodda, Mersila Sokoli, Gaja Masciale, Filippo Marone, Beatrice Visibelli, Chiara Riondino, Nicola Zavagli, Lisa Colosimo, Stefano Vona Bianchini, Matteo Francomano, Eleonora Bernazza, Gabriele D’Angelo, Francesca Stocchi, Giacomo Ronconi, Claudio Cesar Corvini.
Non mancherà, inoltre, la terza edizione del concorso “Prosit! Nuove drammaturgie per un nuovo teatro”, uno spazio riservato esclusivamente alla prosa, ai nuovi autori e alle nuove idee, alla capacità di scrivere e raccontare storie contemporanee.
“Tutti un po’ più felici” è un intento, una missione, una realtà che spettacolo dopo spettacolo l’Altrove Teatro Studio sta realizzando.
LA STAGIONE
Inaugura la stagione, il 30 settembre, un evento speciale, Ecco il mio cuore. Ottavia in concerto. La direttrice artistica Ottavia Bianchi presenta in una serata esclusiva, il suo ultimo album da cantante, edito da Alfa Music, e canterà le sue canzoni, finalmente accompagnata dall’ensemble al completo, che vede Giacomo Ronconi alla chitarra, Claudio Cesar Corvini alla tromba, Nicola Ronconi al contrabbasso e Gino Binchi alla batteria e alle percussioni. Le sue canzoni sono attraversate tutte dal filo rosso della teatralità, sono vere e proprie storie cantante, alcune più dichiaratamente tragicomiche come “Il problema dell’assenza” e “La ragazza dei giorni feriali”, altre come “Tango del Malumore” sono velate di saudade e di influenze latin. “Ecco il mio cuore”, il brano che da il titolo all’album, è un blues sporco di fango dalle sonorità profonde, una dichiarazione d’amore piena di verità. A fare da cornice a questi brani inediti, una serie di cover che raccontano la storia di un innamoramento, quello di Ottavia Bianchi per la musica italiana, una storia fatta di ricordi che passa per Mina, Tenco, Endrigo ed altri.
A seguire, domenica 22 ottobre, un’altra serata esclusiva, Nino racconta Calvino. L’avventura di un soldato. Un episodio di Nino Manfredi tratto da un racconto di Italo Calvino, in occasione del Centenario della nascita dello scrittore. Dopo una breve lettura che coinvolge i giovani allievi dell’Accademia d’Arte Scenica, Luca Manfredi racconterà i tempi e i modi della nascita dell’idea, da parte di suo padre, di coniugare due passioni, quella per Italo Calvino e quella per Charlie Chaplin, ne “L’avventura di un soldato” che diresse e interpretò nel 1962 e che fa parte del film “L’amore difficile”. A seguire, la proiezione integrale dell’episodio “L’avventura di un soldato”.
Dal 24 al 26 novembre si cambia registro con Leviatano di Riccardo Tabilio , con Giulio Forges Davanzati, Alessia Sorbello, Andrea Trovato e la regia di Marco Di Stefano. Tre microfoni. Due chitarre. Un distorsore. Tre attori – musicisti – performer. Leviatano è un racconto profondamente radicato negli anni ’90, decennio del grunge, neo punk e brit pop. Ed è proprio grazie a questa musica – interpretata dal vivo dagli attori – che prende vita uno spettacolo che mescola realtà e finzione, anni ’90 e contemporaneità, teatro e concerto. Leviatano è uno spettacolo rock. Da vedere, ascoltare e ballare.
Ancora la musica a far da protagonista domenica 3 dicembre con Being Alive. Una serata con Stephen Sondheim a cura di Massimiliano Farau, con al pianoforte Mauro Arbusti, voce Joana Estebanell. Chi è Stephen Sondheim? Uno di quei pochi artisti per cui si può usare serenamente il superlativo assoluto: il più grande autore di Broadway dagli anni sessanta fino al 2021. Poche volte nella storia del teatro musicale di tutti i tempi un compositore si è messo così totalmente al servizio dei personaggi e delle storie attraverso una drammaturgia musicale preziosa capace di illuminare, con esattezza chirurgica e contemporaneamente con toccante empatia, tutte le pieghe dei sentimenti, delle emozioni e delle complessità interiori degli esseri umani. Il tutto è arricchito dalla grazia di un’ironia sublime, di una compassione sempre aliena dal giudizio e di una capacità di giocare con la parola inarrivabile.
Dall’8 al 10 dicembre appuntamento con Les autres (GLI ALTRI) Michu – I Rossi di capelli – Gnouf di Jean Claude Grumberg, con Claudia Della Seta, Sofia Diaz, Mario Migliucci, Stefano Viali e la regia di Stefano Viali. Tre Atti Unici “Michu”, “I Rossi di capelli” e “Gnouf” scritti da Jean Claude Grumberg, l’autore tragico più divertente della sua generazione. I suoi pezzi fanno ridere presentandoci un’umanità muta, sporca e malvagia in un concentrato di razzismo, vanità, avidità, intolleranza che si cerca spesso di nascondere ma che la paura dell’ignoto, alla fine, rivela.
Tornano per il consueto concerto natalizio, il 16 e il 17 dicembre, Le mani avanti, il coro diretto da Gabriele D’Angelo con il loro repertorio e ovviamente grandi classici natalizi, da White Christmas a Happy Xmas (War Is Over), passando per rivisitazioni originali come Jingle Bells in minore e una Carol of the bells al cardiopalma. Molti i brani in italiano, con grandi nomi del nostro cantautorato come Fossati, il duo Gazzé – Fabi, fino ad arrivare ai 99 Posse e La rappresentante di lista.
Il 29 dicembre, invece, l’Altrove fa un regalo agli spettatori chiamandoli direttamente sul palco con Canzoni in salotto. Il duo Bianchi – Ronconi, dopo una lunga serie di concerti e spettacoli, torna sul palco dell’Altrove in una dimensione più intima. Il salotto è il cuore della casa che è, a sua volta, il luogo in cui ci sentiamo sicuri e protetti dal caos del mondo esterno. Le luci sono soffuse, possiamo sprofondare in una poltrona sorseggiando del buon vino e pian piano perderci nelle note della chitarra di Giacomo Ronconi e della voce di Ottavia Bianchi che ci riporteranno indietro nel tempo con i migliori brani della storia della nostra musica. Ma solo nel primo set. Nella seconda parte della serata la palla passerà al pubblico: si potrà cantare una canzone a qualcuno, o di essere accompagnati, nel farlo, dalle esperte mani di un professionista che, su vostra richiesta, le avrà precedentemente preparate.
Apre il nuovo anno, dal 12 al 14 gennaio, in prima assoluta, Lemuri Il visionario – Sarò diverso. Un concerto disegnato creato da Vittorio Centrone e Giulio De Vita. Tratto dall’omonimo romanzo illustrato dal fumettista Giulio De Vita, lo spettacolo racchiude al suo interno musica, teatro canzone e fumetto che dalle mani dell’artista prenderà forma in tempo reale davanti agli occhi dello spettatore. Attraverso le immagini e la musica dal vivo conosceremo la storia del protagonista in uno spazio onirico e visionario.
Elisa Di Eusanio torna all’Altrove Teatro Studio, questa volta anche nelle vesti di cantante, dal 19 al 21 gennaio, con il suo nuovo progetto Club 27. Evento di musica live e prosa in cui verranno omaggiati alcuni degli artisti musicali che sono deceduti a 27 anni e che hanno lasciato una traccia indelebile nel panorama musicale e non solo. Attraverso alcuni brani reinterpretati ed eseguiti dal vivo (Janis Joplin, Amy Winehouse, i Nirvana, The Doors e Jimi Hendrix) condurremo gli spettatori in un viaggio molto profondo, pieno di emozioni intense, così come intense sono state le opere e le brevi vite di questi artisti.
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Dal 26 al 28 gennaio, Nicola Pistoia dirige, invece, Opera pia di Gianfranco Vergoni, con Loredana Piedimonte. Una donna sola, un uomo solo. Lei insegnante di musica, l’anima menomata da un matrimonio infelice. Lui, un disperso, senza radici né memoria, proveniente da un paese lontano. Lei è l’Occidente spaventato e deluso che si rattrappisce nel suo isolamento, per paura del nuovo, dello sconosciuto. Lui è il Terzo Mondo in fuga, tra fragilità, rancore, dolore. In un intenso, variopinto monologo, il racconto di Pia, la sua scelta, la sua caduta, il sogno di una risurrezione e di un incontro forse ancora possibile ma solo a patto di non fermarsi a metà strada.
Spazio poi, dal 2 al 4 febbraio, a Tre giorni, spettacolo scritto e diretto da Federico Malvaldi, menzione speciale al Concorso “Prosit!” – Nuove drammaturgie per un nuovo teatro. Rob, un ragazzo di 28 anni malato di cancro alla spina dorsale, non può sapere come andrà a finire. L’operazione ha il 50% di riuscire e il 50% di… beh, avete capito. Tre giorni per fare i conti con se stessi e con tutti i fantasmi del passato, per accettare che tutto potrebbe finire entrando in quella maledetta sala operatoria. Tre giorni per dire l’ultimo ti voglio bene a una madre rimasta sola, o per ricordare le bravate di gioventù insieme al proprio migliore amico. Tre giorni di paure e di incubi, ma anche di sorrisi e momentanee speranze.
Dal 9 all’ 11 febbraio è la volta di In bocca al lupo, viva il lupo! di Francesco Sala e Massimo Wertmuller. Massimo Wertmuller porta in scena un viaggio teatrale e sentimentale che racconta il millenario rapporto tra il lupo e l’uomo nella Storia. Preoccupati oggi più che mai per la probabile estinzione di questo bellissimo animale, dichiariamo tutti gli animali specie protette; anche dalle fake news che fanno passare l’antenato del cane come bestia terribile e pericoloso assassino. Ci accompagna in una escursione metafisica, surreale, politica, appassionata e divertente sui sentieri della poesia e della storia: inciampa nel mito, media tra pastori antichi e moderni. Nel suo diario di viaggio c’è la saggezza di Trilussa e quella di Lucrezio, ci sono le sonorità, le musiche, i richiami della natura evocati dalle note di Pino Cangialosi.
Torna, inoltre, a grande richiesta dopo il successo riscosso nella stagione ‘22, dal 16 al 18 febbraio, Petrolio – Una storia a colori di Beatrice Gattai, con Beatrice Gattai, Alessio Di Clemente, Andrea Lintozzi e la regia di Alessio Di Clemente . disabili hanno diritto a una figura per l’assistenza sessuale? L’utero in affitto è una scelta eticamente corretta? La prostituzione va legalizzata? Petrolio non prende posizioni, racconta tre storie. Una storia d’amore che non è una storia romantica perché parla di evoluzione. È un intenso frammento di vita che suggerisce cosa può accadere ad un essere umano quando oltrepassa “la linea del fuoco”, ovvero quando si trova a dover attraversare quei passaggi stretti dell’esistenza che possono distruggerlo in un attimo o portarlo ad evolversi.
Venerdì 23 febbraio, appuntamento in musica con Morricone oltre la pellicola. Le musiche del Maestro Ennio Morricone nella letteratura italiana da un’idea di Luca Mascolo con il Quartetto “Refice” . La musica del Maestro Ennio Morricone ha raggiunto nel corso degli anni una fama e un consenso planetari. Ma c’è qualcosa di più: liberate dal loro ruolo di “colonne sonore” infatti, quelle composizioni evocano temi archetipici della vita di ognuno di noi: l’amore, il viaggio e il confronto con le forze della natura, la vastità del creato che ci circonda, la vendetta. E se per un attimo dimenticassimo i film a cui queste musiche sono legate e provassimo ad abbinarle con alcune pagine della letteratura italiana classica e contemporanea? Parole di secoli fa brillano, tornano a nuova vita e sembrano incastrarsi alla perfezione nelle “scenografie musicali” create dall’arte di Morricone.
Successivamente, dall’1 al 3 marzo, va in scena ALICE, spettacolo scritto e diretto da Alessandra Schiavoni, con Alessandra Schiavoni, Giulia Innocenti, Angelica Accarino. un intenso dramma che esplora i confini tra vendetta e perdono, mettendo in scena il conflitto tra due donne, due madri. Al centro della storia troviamo Emma, il cui cuore è stato spezzato dalla tragica morte della figlia Alice. Una morte violenta e brutale della quale lei ritiene responsabile il fidanzato Alex. At-traverso flashback, ricordi frammentati e monologhi interiori, il pubblico partecipa ad un violento scontro psicologico, in cui diverse versioni della stessa storia, tutte apparentemente credibili si sovrappongono.
Debutto assoluto, dal 15 al 17 marzo, per Cosa potrebbe andare storto commedia scritta e diretta da Giorgio Latini, con Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Roberto Fedele, Giorgio Latini. Due improbabili ladri tentano di rapinare una banca, ma qualcosa non va secondo i programmi e si vedono costretti a barricarsi all’interno dell’edificio con due ostaggi. Comincia una trattativa con la polizia ma il direttore della banca riesce a liberarsi e li assale a tradimento. Di qui ha inizio un paradossale susseguirsi di avvenimenti in cui nulla è come sembra (nemmeno la rapina stessa) e l’inatteso confronto tra malviventi e presunte vittime porta ad una serie di situazioni sempre più comiche e al limite del surreale.
Dopo i successi di “Non eroga metano” e “Non andartene docile” nati dalla penna di Andrea Giovalè, per indagare le dinamiche delle relazioni umane in un contesto sempre più imprevedibile, torna per il terzo anno consecutivo all’Altrove Teatro Studio, dal 21 al 24 marzo, il trio Eburnea-Mafodda-Sokoli, con l’inedito Alea. Immagina di abbandonare la società. Di affrontare, da solo, il mondo esterno, un mondo selvaggio, caotico, imprevedibile. Immagina di perderti in una foresta, in attesa che qualcosa ti trovi, per salvarti o condannarti. Immagina, a questo punto, che quel qualcosa siano persone. Persone come te, ma anche molto diverse da te. Persone cresciute al di fuori della società, che non comprendono le tue regole, i tuoi vestiti, le tue idee, i tuoi oggetti, le tue parole, i tuoi pensieri. Persone che non comprendono te. E ora immagina che vogliano che tu ti unisca a loro.
Spazio poi al teatro-canzone, il 6 e 7 aprile con Fino all’ultimo sguardo. Ritratto Messicano di Tina Modotti tratto dal romanzo biografico di Pino Cacucci, adattamento e regia Nicola Zavagli. In scena una cantautrice, Chiara Riondino, con la sua chitarra. E un’attrice, Beatrice Visibelli, come voce narrante. Insieme per comporre un ritratto della mitica Tina Modotti, donna straordinaria, grande attivista politica, grande fotografa. Tina Modotti era partita a 17 anni dall’Italia, su una nave piroscafo. La California come meta. E un sogno nella valigia: Hollywood, la Mecca del cinema, quella dei pionieri e di Rodolfo Valentino. Subito, grazie al suo fascino latino, quel primo sogno si realizza. Ma a Tina non basta. La sua inquietudine la spinge verso altri orizzonti. Incontra gli uomini della sua vita e con loro condivide le strade del mondo.
Le atmosfere del flamenco invadono la scena dal 12 al 14 aprile con Blu spettacolo diretto da Lisa Colosimo con le coreografie di Francesca Stocchi. Il blu è il colore che, nell’immaginario comune, meno si accosterebbe al Flamenco. Ed è questa, forse, la prima “sfida comunicativa” dello spettacolo. Magari il rosso lo richiamerebbe di più, così com’è anche per il teatro ma questi sono solo cliché. È inoltre curioso come lo si associ subito alla sua origine spagnola, ma poi lo si confonda spesso col meraviglioso Tango, che però è argentino e si balla in coppia! BLU non è una lezione di cosa sia davvero il Flamenco ma, certamente, è la forte volontà di esprimerlo e approfondirlo; è il desiderio di far arrivare le sue complessità stilistiche, la sua carica emotiva, l’indiscutibile espressività sonora.
Si prosegue, il 20 e 21 aprile, con Quasi una sera d’agosto di e con Andrea Trovato e Stefano Vona Bianchini. Paolo, sceneggiatore di successo, è alle prese con il suo ultimo progetto ma lui si è chiuso in casa e non risponde a nessuno nel disperato tentativo di risolvere il blocco dello scrittore. Inoltre non si fa vedere in giro per via di un grosso debito da gioco con un boss locale, Nico doppio sguardo. Rinaldo, suo amico dai tempi del liceo e socio in affari, cerca di aiutarlo come meglio può ma ormai i rapporti con la casa di produzione sono agli sgoccioli, il manoscritto va consegnato l’indomani o addio contratto! Per risolvere l’intricata situazione i due avranno bisogno di un aiuto speciale, quasi magico…
Chiude la stagione, dal 26 al 28 aprile, Fatmachine, spettacolo vincitore della Seconda edizione del Concorso “Prosit!” – Nuove drammaturgie per un nuovo teatro, scritto e diretto Matteo Francomano, con Eleonora Bernazza. Il novello trentenne L. si scopre una mattina obeso e decide di farla finita con i chili di troppo, iniziando così un’avventura che lo porterà ad uscire fuori dalla sua camera-mondo e a interrogarsi sul senso del peso che occupa nel mondo. Quale spazio occupiamo nel mondo in relazione al peso che abbiamo? Fatmachine è un monologo e una telemachia. Una domanda tragica e beffarda del protagonista a noi spettatori, compagni di un viaggio attraverso un corpo che cambia forma alla ricerca del Padre.
Anche quest’anno, non mancherà Prosit! La terza edizione del concorso “Nuove drammaturgie per un nuovo teatro”, uno spazio riservato esclusivamente alla prosa, ai nuovi autori e alle nuove idee, alla capacità di scrivere e raccontare storie contemporanee (5 maggio).
L’Altrove Teatro Studio è, infine, attento alla formazione con l’Accademia di Arte Scenica, i corsi di teatro professionali e semi-professionali, i corsi di teatro ragazzi, corsi di canto, di dizione e linguaggio para verbale e pianoforte.