Alle Scuderie del Quirinale 600 fotografie per la mostra “L’Italia è un desiderio”
Dai dagherrotipi del 1842, quando l’Italia ancora non esisteva ma era già un desiderio, alle opere delle ultimissime generazioni di fotografi, passando per i grandi maestri del Novecento, Luigi Ghirri in primis, genio indiscusso del paesaggio italiano. Sono circa seicento gli scatti che ripercorrono 180 anni di storia del nostro Paese e compongono la mostra L’Italia è un desiderio. Fotografie, Paesaggi e Visioni (1842-2022), allestita alle Scuderie del Quirinale dal primo giugno al 3 settembre.
A formare l’esposizione è l’incontro di due grandi collezioni fotografiche pubbliche, la Alinari e quella del Museo della fotografia contemporanea, che insieme valorizzano sia la fotografia storica che quella contemporanea attraverso uno straordinario racconto della rappresentazione del paesaggio italiano nel corso di quasi due secoli. Eccolo allora questo paesaggio tutto in divenire, questo Stivale attraversato da cima a fondo dallo sguardo attento e insieme creativo della fotografia.
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Si parte con le vedute dal duomo di Milano di Peter Fischli del 1952, con piazza San Pietro immortalata da Tommaso Cuccioni nel 1855, con il panorama di una Firenze del 1860 visto da Leopoldo Alinari. E poi l’Etna, che Francesco Radino ha impresso su carta fotografica nel 1993, la cascata delle Marmore in una immagine di Alinari del 1870 e i mitici ex voto sulle mura di Castro Pretorio, a Roma. Ancora, le trasformazioni sociali del dopoguerra riprese nelle fotografie di Carla Cerati fino agli scatti del grande Gianni Berengo Gardin, che racconta la vita nelle case di ringhiera milanesi. I colori inconfondibili di Luigi Ghirri e del suo Viaggio in Italia si alternano ai bianchi e neri di Gabriele Basilico, la cui monumentalità attraversa Napoli, Roma, Firenze. Ma la mostra non si esaurisce con i grandi classici, sempre capaci di emozionare e coinvolgere.
Alle Scuderie del Quirinale sono in mostra anche fotografi contemporanei, le generazioni che oggi continuano a leggere la realtà, a scovare particolari, raccontare storie attraverso la macchina fotografica. Lo fanno Tommaso Bonaventura e Alessandro Imbriaco, che con il giornalista Fabio Severo dal 2008 al 2012 hanno dato vita alla ricerca ‘Corpi di reato’, scattando fotografie alla Collina di Pizzo Sella, a Palermo.
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“Le Scuderie del Quirinale riprendono la tradizione di presentare al pubblico anche temi e suggestioni appartenenti alla storia espressiva della fotografia. E lo fanno attraverso una mostra particolarmente ambiziosa- ha detto Mario De Simoni, Presidente delle Scuderie– che affronta un tema di tale vastità da essere decisivo per un qualsiasi sguardo sull’Italia e tanto rilevante da essere oggetto di quello che il Presidente Ciampi definì l’articolo più originale della nostra Costituzione, l’Articolo 9, che pone fra i ‘principi fondamentali’ la tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico”.