Alla scoperta del metal tricolore con Lining Redox e Lonerider Death
Continua il nostro viaggio all’interno del panorama metal italiano. Questa volta siamo in ambito progressive e hardcore/thrash con i padovani Lining Redox ed il progetto toscano Lonerider Death. Entrambe realtà giovani ma intraprendenti che stanno cercando di ritagliarsi la loro fetta in questo grande mondo musicale. Ma scopriamoli insieme.
I Lining Redox sono una band Progressive Metal italiana di Padova, formata nel 2019 dai chitarristi Rayan Resuli e Mattia Rodella. Prima di raggiungere una formazione stabile ci sono stati vari cambi a causa di gusti musicali e interessi diversi. Le loro principali fonti di ispirazione derivano dai classici del Progressive e Power Metal. Band come i Dream Theater e Rhapsody of Fire sono stati le loro ispirazioni principali, ma anche vari artisti come Opeth, Persefone e Metallica si sono rivelati fondamentali nella scelta dello stile. A Settembre 2020 sono stati finalisti a Sanremo Rock suonando nel leggendario palco del teatro Ariston di Sanremo.
Il loro album di debutto The Moral Scenery è un concept. La protagonista, traccia dopo traccia, arriva alla conclusione che la realtà che stiamo vivendo nella società odierna sta impedendo all’umanità di svilupparsi. Non resta quindi che trovare la verità nelle nostre menti ed isolarci dal caos di questi tempi, sia socialmente che spiritualmente.
lineup :
Matteo Mancini – Voce
Rayan Resuli – Chitarra
Mattia Rodella – Chitarra
Gianluca Minto – Tastiere e Scream/Growl voce
Nicola Prendin – Batteria
Nicola Baesso – Basso
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I Lonerider Death nascono inizialmente con il nome The Lonerider da un’ idea di Alessandro Parrini, detto “DeathSparrow”, nel 2019. Lo Sparrow è un chitarrista/cantante di estrazione e cultura prevalentemente thrash metal-hardcore, che negli anni si è cimentato in progetti vari calcando palchi di ogni tipo.
La scena della propria città, Grosseto, non gli permette di dar vita ad una band in pianta stabile, perciò decide di ri-iniziare come progetto solista incidendo il primo brano Addicted to that (death) love. Sono i primi mesi del 2020 quando entra a far parte del roster della Wanikiya record di Mr. Jack. Alessandro si dedica poi alla creazione del video della traccia, aiutato da vecchi amici che lo supportano in questo periodo di transizione. Infine si cimenta nella stesura definitiva e nella registrazione dell’album The lonely ride presso il Side B studio di Alessandro Benedettelli.
In merito al suo debutto, lo Sparrow ha così dichiarato:
“The lonely ride è un cumulo di ricordi e emozioni passate e presenti, spesso controverse, che all’improvviso bussano alla soglia della coscienza e chiedono, urlano insistentemente che venga data loro una voce. Penso che se non avessi iniziato questo album, questo progetto, avrei finito per ammalarmi seriamente impazzendo o somatizzando queste voci. A 33 anni mi guardo un po’ indietro, un po’ intorno, e sempre avanti. Ho notato le migliaia di esperienze fatte, alcune dolorose. Vengo da una famiglia “acculturata”, cosa che non mi ha risparmiato sofferenze e frustrazioni”