Alive and kicking, tutti pazzi per lo swing. Un salto dentro il mondo del lindy hop, dalle origini alla rinascita
Lungo le strade di quel magico microcosmo che è Netflix, è possibile imbattersi in ogni sorta di cose e non vi nascondo la mia gioia nel trovare Alive and Kicking, un dinamico documentario sulla scena swing attuale. Dall’uscita del film (2017) ad oggi, sono cambiate un po’ di cose ma il cuore è lo stesso: voglia di divertirsi ed essere sé stessi.
Lo swing è stato il genere che ha cambiato per sempre la storia della musica. Esploso in America tra gli anni venti e trenta, ha stravolto completamente i canoni mantenuti fino ad allora, sia nella musica che nella società. La nascita e l’evoluzione dello swing sono strettamente legate al ballo simbolo di quest’epoca: il lindy hop.
Nato nelle strade e nelle ballroom di Harlem – in luoghi iconici come il Savoy, dove le big band suonavano ogni sera per più di un centinaio di persone – il lindy hop è certamente uno dei balli più fenetici e pieni di stile, che riesce ad adattarsi a qualsiasi tempo e contesto sociale, senza mai mostrare i segni dell’età.
A raccontarci tutto questo sono alcuni dei più importanti protagonisti del lindy hop; ballerini che dedicano tutta la loro vita a insegnare e gareggiare in giro per il mondo, rendendo di fatto il lindy hop uno dei balli più “social” di sempre. Questo “social” non ha nulla a che vedere con i like e i repost, ma si riferisce proprio all’aspetto più umano del ballo, ossia l’interazione tra persone diverse tra loro e con una passione in comune.
C’è un leader e c’è una follower
“Il leader deve sempre essere un passo avanti, pensare a cosa c’è dopo, a come far muovere il partner. Il compito della follower è rispondere a ciò che il partner sta facendo e si crea così questa fantastica conversazione”.
Il lindy hop non è solo divertimento. C’è una grandissima ed importantissima componente storica che non va mai dimenticata. È un ballo che affonda le sue radici nell’authentic jazz e nei movimenti provenienti da diversi balli africani ed afroamericani, con influenze anche dal tip tap e dal charleston. Fu un vero e proprio fenomeno sociale, fondamentale nell’integrazione tra bianchi e neri. Frankie Manning, ambasciatore di questo ballo, ricorda con una bellissima frase tutto quello che il lindy hop rappresentava: “Al Savoy, non importava di che colore fossi: nero, bianco, verde, giallo o qualunque altro. Non mi ricordo neppure del colore della pelle della gente con cui ho ballato. La sola cosa che ti chiedevano quando entravi era: “Sai ballare?”
(Potrà sembrare un po’ utopico parlare di contesti sociali senza discriminazioni ma sono felice di poter dire che, in pista, è effettivamente così)
Evita Arce, Sharon Davis, le Decavita Sisters, Meschiya Lake [voce pazzesca, fidatevi!], Frankie Manning, Norma Miller, Dawn Hampton, Chester Whitmore… sono solo alcuni dei protagonisti di questo documentario, vere icone e leggende del ballo e della musica swing!
Tra video storici, dietro le quinte delle competizioni più importanti e testimonianze in prima persona, Alive and kicking riesce a dare un assaggio di cosa significhi vivere all’interno di questo movimento, che cresce sempre di più ed è ormai un fenomeno mondiale.
Il lindy hop è talmente travolgente che nemmeno l’Italia è rimasta ferma e sono molte le scuole e gli eventi nati nel corso degli anni, con una community di ballerini in continua crescita. Se provate a cercare nella zona in cui vivete, qualunque zona, sicuramente riuscirete a trovare degli appassionati vicino a voi!
Alive and kicking mostra la parte divertente e trasparente del ballo che più di tutti continua ad affascinare amanti del vintage e non, ma rivela anche una parte un po’ più dura, raccontando senza mezzi termini di come sia difficile vivere proprio di questo ballo: gareggiare nelle competizioni, insegnare nella propria scuola e in giro per il mondo, non avere tempo per tornare a casa tra una settimana di studi e l’altra, prepararsi per altre gare e nuovi show… una vita dinamica e sempre in bilico, non c’è nulla di stabile.
“Come ballerina full-time, ricavo la maggior parte del mio guadagno dall’insegnamento. Non vinci molti soldi con le competizioni, non è per niente come il circuito dei balli da sala”, Evita Arce
E mai come in questi mesi la pressione si sta facendo sentire: quasi tutti gli eventi swing sono stati cancellati e i professionisti del settore – ballerini, musicisti, organizzatori – sono attualmente senza lavoro, essendo fermi anche tutti i corsi locali. Ma lo spirito del lindy hop non si è fermato e sono moltissime le iniziative online che stanno pian piano prendendo forma, tra video divertenti e sfide all’ultimo passo, lezioni e talk live, tutto rigorosamente a casa.
Se questo film vi farà venir voglia di ballare e conoscere tutto il mondo che c’è dietro la piccola parola swing, questo è il momento giusto per farlo comodamente dal divano, in attesa di scatenarsi di nuovo in pista!
Marina Colaiuda