Il caso Alex Schwazer, in arrivo la docuserie
L’ascesa, la caduta e il tentativo di risalita del campione italiano di marcia Alex Schwazer arrivano su Netflix. A partire dal 13 aprile la docuserie di 4 puntate ideata e diretta da Massimo Cappello affronta tutte le fasi della carriera sportiva e della vicenda giudiziaria che lo ha travolto.
L’incontro tra l’atleta olimpico in cerca di redenzione, Alex Schwazer, e un allenatore simbolo dello sport pulito, Sandro Donati, innesca un intrigo internazionale che sconvolge le loro vite e mette in crisi il sistema dell’antidoping. Il caso Alex Schwazer svela, per la prima volta, i retroscena di un’intricata vicenda senza precedenti.
L’unione con il proprio nemico per risalire la china.
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Alex Schwazer è stato, infatti, al centro di due squalifiche per doping. La prima Il 6 Agosto 2012 viene annunciata la positività dell’atleta all’eritropoietinache gli costò l’esclusiione, decisa dal CONI, dalla squadra della 50 km di marcia dei Giochi olimpici del successivo 11 agosto, mentre il giorno seguente sempre il CONI sospende l’atleta su richiesta del Tribunale Nazionale Antidoping.
La seconda, molto criticata, nel 2016. I livelli di testosterone secondo il suo team erano a livelli minimi e non avevano effetti dopanti. Una serie di ricorsi, di denunce e di inchieste che arrivarono al 18 febbraio 2021 quando il Gip del Tribunale di Bolzano dispose l’archiviazione del procedimento penale per “non aver commesso il fatto”, ritenendo “accertato con alto grado di credibilità razionale” che i campioni di urina “siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi e, dunque, di ottenere la squalifica e il discredito dell’atleta come pure del suo allenatore, Sandro Donati”.
Netflix cerca di ripercorrere tutto ciò. Marciando al fianco della carriera e dei guai di un atleta giudicato troppo presto.