“Non farlo”, il nuovo romanzo di Alex Roggero
Il giovane scrittore Alex Roggero, milanese classe 1987, con il suo “Non farlo” pubblicato da Ortica Editrice meno di un anno fa entra di diritto tra gli scrittori emergenti da tenere sott’occhio.
Il suo libro parla di scelte. Quelle scelte che possono cambiare il proprio futuro. Ma anche quello degli altri. In uno stile duro e crudo che a tratti ricorda Bukowski. Come anche il suo personaggio protagonista del libro. Si sente un po’ bello e dannato. In continuo viaggio, tra una donna e l’altra, tra una bottiglia di vino e l’altra.
Più che di un viaggio, almeno nei primi capitoli, Roggero sembra parlare di una fuga. Un Lupin la cui arma è la seduzione (e il sonnifero). Una fuga dalla quotidianità, dalla banalità, dalla routine dell’ufficio. Un latin lover in grado di far innamorare all’istante, anche in situazioni un po’ improbabili. Ma il novello Casanova misto a Robin Hood non ruba per arricchirsi. Ma per vivere. E soprattutto per non sopravvivere e per sfuggire alla noia.
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In pratica un cinico bastardo. Uno di quelli che cerca di non scegliere. Di rimandare i momenti cruciali della vita. E lo fa celando i suoi turbamenti non creando legami duraturi.
Nelle pagine di “Non farlo” sembra di leggere la massima che Sallustio attribuisce ad Appio Claudio Cieco: “Ognuno è artefice del proprio destino/sorte”. Il potere che il protagonista si ritrova gli permette di decidere di fare (o non fare) qualcosa in grado di cambiare il destino. Una lunga corsa che si avverte con lo sfogliare delle pagine, dove la frenesia della vicenda trasuda dalle parole. Il lettore rimane con il fiato sospeso, come se corresse accanto al personaggio di Roggero.
Alla fine sono molti i punti interrogativi da sciogliere. Farlo o non farlo? Scegliere o non scegliere?