Alex Ganassini presenta Recycled Sounds: una citazione ai Pink Floyd e David Bowie
Recycled Sounds è il nuovo lavoro del polistrumentista milanese Alex Ganassini. Musica elettronica con influenze rock, per un album quasi totalmente strumentale, ispirato ai concetti di cut and paste e che fa ampio uso dei free sample. Una pratica, questa, consolidata nel panorama musicale da diverso tempo, soprattutto nell’hip- hop/trap e che Ganassini fa sua usando la maggior creatività possibile. Passaggi dalla musica orchestrale al jazz, dal rock alla house, dalla trap alla world music, senza rinunciare agli strumenti “reali”.
Leggi anche: “Natalie Bergman, esce a maggio l’album da solista “Mercy”“
Con Recycled Sounds Ganassini si distacca dai suoi lavori precedenti adottando un nuovo approccio simile a quello di alcuni artisti contemporanei che concepiscono un’idea assemblando materiali di scarto oppure ricombinando opere/immagini preesistenti. In tal modo l’opera d’arte diventa il frutto di una estrapolazione dell’inconscio collettivo e l’artista resta il “medium” attraverso il quale si manifesta l’opera che in realtà appartiene, appunto, alla collettività.
Dal punto di vista strettamente musicale, l’album cita i Pink Floyd e David Bowie perché il loro lavoro artistico, secondo Ganassini, è tra quelli che più ha permesso una importante evoluzione nella musica contemporanea. Quanto ai brani che lo compongono, l’effetto è quello di un immenso “zapping” audio sotto il segno di un unico tema , nel tentativo di ottenere una sintesi dei generi musicali.
I temi del disco sono quelli dominanti nella società di oggi: la tecnologia e la sostenibilità. Argomenti che potremmo racchiudere entrambi in un’unica domanda: può la tecnologia salvare la razza umana? Viviamo nel costante dilemma che per continuare a sopravvivere dobbiamo consumare il pianeta. Ma così facendo potremmo non sopravvivere affatto.