Alberto Angela svela l’uscita del nuovo libro e sui social è già festa
“Carissimi,
è con grande gioia che vi presento il mio nuovo progetto editoriale in uscita il 24 novembre.
Si tratta del primo volume, L’ultimo giorno di Roma, che da il via ad una trilogia che racconta uno dei momenti chiave della nostra Storia: l’epoca di Nerone e l’incendio di Roma del 64 d.C..
Questo primo libro racconta Roma e la sua vita prima dell’incendio: un luogo molto diverso da quello che conosciamo e che i turisti vengono a visitare. Non esistevano i sontuosi marmi che oggi la caratterizzano e la città era fatta di legno, con palazzi altissimi e vicoli stretti e tortuosi”.
E’ lo stesso Alberto Angela a rivelare l’uscita del nuovo libro. Il post su Facebook ha raccolto più di 40mila like in 3 ore. Un successo, l’ennesimo, per il divulgatore scientifico più amato dagli italiani.
“L’espediente narrativo per esplorare Roma nel 64 d.C. è stato quello di seguire due vigili del fuoco nella loro ronda quotidiana. Il loro percorso ci farà scoprire la parte sud di Roma. Mentre, per la parte nord, abbiamo seguito due figure molto famose come Plinio il Vecchio e Tito, il futuro Imperatore. Ho usato la penna come se fosse una telecamera: seguendo i loro passi e utilizzando i loro occhi, ho provato a farvi respirare le atmosfere di allora, immaginando quello che avreste potuto vedere e sentire in giro per la città nelle ore immediatamente precedenti la catastrofe: dal caos delle vie e dei mercati, all’inferno delle concerie, dalla vita nelle insulae popolari alle botteghe dei sarti, dalle viscere del Circo Massimo alla bolgia della Suburra, dai marmi del Foro alle atmosfere multietniche di alcuni quartieri, dal Pantheon (assai diverso) alle immense Terme di Nerone che occupavano quasi un quartiere (proprio dove oggi sorge il Senato”.
“Tutte le persone che incrocerete sono realmente vissute a Roma in quel periodo e sono frutto di una meticolosa ricerca su lapidi e fonti antiche. Ho cercato, insomma, di dare la massima verosimiglianza possibile al racconto. Il secondo libro narra i giorni dell’incendio che distrusse Roma. Una vicenda per certi aspetti fondamentale della storia dell’umanità ma della quale, stranamente, si è parlato e si sa troppo poco”.
“Proprio per questo, nella descrizione dell’incendio ho adottato l’approccio multidisciplinare che ho respirato a lungo durante i miei anni di scavi e ricerca sul campo, nei quali un intero team composto da esperti in vari settori affronta i dati che emergono, dando così più informazioni per ricostruire il passato, esattamente come accade in una indagine della scientifica sul sito di un crimine. Così, con il supporto di un formidabile gruppo di lavoro composto da ingegneri del corpo dei vigili del fuoco, storici, archeologi e persino meteorologi abbiamo realizzato un racconto il più realistico e verosimile dei fatti avvenuti”.
“È la prima volta che si applica un approccio di questo tipo alla narrazione delle vicende dell’incendio del 64 d.C. e sono convinto che in questo modo siamo riusciti a restituire un quadro completo e molto fedele a quanto realmente accaduto. E, dove non è stato possibile verificare con certezza i fatti, la ricostruzione formulata è la più realistica e plausibile. Il terzo volume, infine, parlerà di quello che accadde dopo l’incendio, della Roma che Nerone ricostruì secondo la sua impronta, degli edifici che nacquero in quegli anni e che sono arrivati fino a noi. Come ad esempio il Colosseo”.
“Questi tre volumi analizzano anche una delle figure più controverse dell’antica Roma: Nerone. Si tratta di una figura complessa e difficile, che, non a caso, è uno dei personaggi storici più trattati in numerosi film, romanzi e saggi. La Roma di Nerone è anche la città che travolge un’intera comunità, quella cristiana, ancora ai suoi primi passi nella Capitale, determinandone la storia e il futuro attraverso una drammatica persecuzione, basata sull’ingiusta accusa di essere responsabile dell’incendio”.
“Ve lo dico sinceramente, ho scritto il libro che avrei sempre voluto leggere sull’incendio di Roma, ma che non sono mai riuscito a trovare. Semplicemente perché il fuoco nella capitale di Nerone è un tema assai poco trattato, tranne rarissime eccezioni. Inizialmente pensavo di farne solo un libro, ma la ricerca approfondita, la quantità di informazioni rintracciate, la volontà di restituire il racconto più fedele possibile di questo importantissimo avvenimento della Storia e, lo ammetto, l’entusiasmo nell’esplorare il passato hanno dato vita persino ad una trilogia, della quale nelle prossime settimane uscirà il primo capitolo”.
“Tutto questo lavoro non sarebbe stato possibile senza la preziosissima collaborazione di tanti e, in particolare, dell’eccezionale contributo di Emilio Quinto che ha raccolto tantissime informazioni e materiale prezioso. Lo stile è quello che conoscete dei miei libri precedenti: il contenuto è da libro di storia, mentre lo stile è da romanzo. Mi ha aiutato molto il fatto di vivere da più di 50 anni a Roma. È stato così possibile ricostruire con grande precisione le atmosfere che vi accompagneranno nel racconto, dai tagli di luce mattutini, al riverbero dei marmi, al rumore del Tevere, al calore e all’aria ferma di un’estate rovente. Il racconto inizia da una donna, come accade quasi sempre nei miei libri. I suoi occhi osservano un tramonto… infuocato”.