Addio a Jean Luc Godard, il regista della Nouvelle Vague. Aveva 91 anni
Si è spento Jean-Luc Godard, regista francese massimo esponente della Nouvelle Vague. Aveva 91 anni. Nella sua opera cinematografica si contano più di centocinquanta lavori tra film e video. Fra le sue opere più prestigiose “A bout de souffle“ (All’ultimo respiro), girato nel 1960 e considerato il manifesto della Nouvelle Vague. Protagonisti Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg.
Godard era nato a Parigi il 3 dicembre del 1930 da famiglia aristocratica. Aveva conseguito la laurea in Etnologia alla Sorbona. La sua carriera artistica è stata lanciata dalla collaborazione con alcune riviste (Arts e Cahiers du cinéma su tutte) dove scriveva come critico cinematografico. Nel 1960 il primo film da regista, “Fino all’ultimo respiro” con cui vince l’Orso d’Argento al Festival di Berlino. “Il disprezzo”, “Pierrot le fou”, “Si salvi chi può (la vita)” sono alcuni dei suoi film più famosi. Nel 2011 vinse l’Oscar alla carriera.
“Godard fa parte della storia del cinema mondiale”, ha detto la corrispondente Rai, Giovanna Botteri, ricordando di come iniziò a girare in Svizzera, partendo da un cortometraggio su una diga. Lavorò come doppiatore e conobbe Francois Truffaut. Ciò che creò fu qualcosa di nuovo, con gli attori che si rivolgevano al pubblico parlando direttamente alla telecamera. Nel 1968 la sua cinematografia diventa più politica, più impegnata”.
“Nel cinema francese fu come un’apparizione. Poi ne è diventato un maestro. Jean-Luc Godard, il regista più iconoclasta della Nouvelle Vague aveva inventato un’arte assolutamente moderna e intensamente libera. Perdiamo un tesoro nazionale, uno sguardo di genio” ha scritto su Twitter il presidente francese, Emmanuel Macron. “Non sarai mai dimenticato”, ha scritto su Instagram Brigitte Bardot, tra le attrici predilette del regista transalpino.