Addio a Gianni Minà, cantore dei grandi dello sport e dello spettacolo
“Gianni Minà ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità”.
Con questo messaggio condiviso sulla sue pagine social si annuncia la morte del grande giornalista, scrittore e conduttore televisivo che aveva 84 anni.
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Nato a Torino il 17 maggio 1938, ha iniziato la carriera giornalistica nel 1959 a Tuttosport, quotidiano di cui è stato poi anche direttore per due anni dal 1996 al 1998.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, ha realizzato centinaia di reportage, ha ideato e presentato programmi televisivi e ha girato film documentari su personaggi famosi come Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchù, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos e Diego Armando Maradona.
Iconica, tra le tante, resta la foto che lo ritrae gioioso a cena a Roma con Muhammad Ali, Sergio Leone, Robert De Niro e Gabriel García Marquez.
Questo il ricordo del giornalista Marino Bartoletti sui social network:
Che altro volete da noi tempi maledetti? Quale altro sacrificio pensate di pretendere? Quale altro dolore ci volete infliggere? Quale altro amico ci volete strappare? Siete sicuri che Gianni Minà non potesse restare ancora un altro po’ con noi? O volete ulteriormente acuire il rimorso di un’ultima telefonata non fatta, di un messaggio evaso con una riposta che ora sembra solo di circostanza?
“A presto Marino” mi aveva scritto premuroso pochi giorni fa. A presto dove, quando, dannazione? Vicino a chi? Forse – se Dio volesse – a Muhamed, a Pino, a Diego, a Fidel, a Marco, a Massimo, a Enzo, a Pietro, a John, a George… Gli altri aggiungeteli voi: ma non sarebbero mai tanti quanti Gianni ne ha incontrati veramente.
Se n’è andato un geniale inventore di un giornalismo fatto di passione, di camicie sudate, di agende enciclopediche mai tradotte in data-base: di meravigliose amicizie coniugate con la professione
Se n’è andato un fratello!