Acqua nera nella Barcaccia: il blitz degli attivisti a Roma all’insegna dello spreco
Ieri mattina a Roma, intorno alle 11.30, tre persone hanno versato del liquido a base di carbone vegetale nelle vasche della fontana della Barcaccia, a Piazza di Spagna, creando un effetto di acqua nera che ha incuriosito romani e turisti e fatto scattare l’immediato intervento della Polizia locale, che dopo circa venti minuti ha allontanato i ragazzi.
A mettere in atto l’azione di protesta sono stati i ragazzi della campagna Non paghiamo il fossile, di cui fa parte anche Ultima Generazione, con l’obiettivo di “denunciare la gravità della situazione climatica corrente e l’inaccettabilità dell’inazione della politica per contenerne i danni”.
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La dichiarazione degli attivisti
“Se vedere quest’acqua nera vi sconvolge è perché, come noi, riconoscete quanto sia prezioso quello che stiamo perdendo. Tutti i rapporti ufficiali, anche quelli di fonte governativa, denunciano che le politiche dei governi sono insufficienti per contenere il surriscaldamento globale entro 1,5°C e ci stanno invece conducendo dritti verso un catastrofico aumento di almeno 2.5°C. Questo significa che gli eventi estremi renderanno inabitabili le nostre terre. Significa che desertificazione e siccità aumenteranno vertiginosamente, causando migrazioni incontrollate. Significa che collasseranno tutti i nostri equilibri, economici e sociali. C’è un solo modo per frenare questa corsa verso il suicidio collettivo: interrompere le emissioni legate ai combustibili fossili. Con questa azione vogliamo chiedere al Governo di smettere di investire in sussidi dannosi per l’ambiente. Con questa azione vi invitiamo a non rassegnarvi a questa condanna a morte”.
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Il commento del Ministro della Cultura
Il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha dichiarato: “Chi danneggia i nostri beni culturali non può passarla liscia e va punito severamente. Anche per questo stiamo studiando una norma che faccia pagare ai responsabili di questi danni gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi, spesso costosi perché richiedono specialisti e attrezzature adeguate. Gli studiosi parlano di paesaggio antropizzato per indicare il fatto che nella nozione di paesaggio rientrano anche le creazioni artistiche prodotte in secoli di storia. La Barcaccia è sotto la competenza della Sovrintendenza capitolina, i nostri esperti sono a disposizione per valutare la consistenza dei danni, soprattutto se essi siano permanenti o meno”.
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Le parole del sindaco Gualtieri
“Sono atti sbagliati, non bisogna colpire il nostro patrimonio. Siamo una città fortemente impegnata sul piano ambientale, vogliamo raggiungere la neutralità climatica. Condividiamo i temi della sensibilizzazione dei cittadini sul rischio dei mutamenti climatici ma questo non è il metodo giusto. Non è rischiando di danneggiare il nostro patrimonio che si aiuta l’ambiente“.
Soprattutto, aggiungeremmo, se le azioni di pulizia e restauro conseguenti alle azioni vandaliche degli attivisti richiedono uno spropositato utilizzo, anzi spreco, di acqua, agenti chimici e altre risorse.