Achille Lauro torna con “Comuni mortali”: un disco dedica alla sua Roma tra periferia, fragilità e nuove consapevolezze
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Per Achille Lauro quello per Roma e per gli anni vissuti nella Capitale non è mai sparito. E, per citare Antonello Venditti, oggi è più forte che mai. L’amore per la sua città, per le persone che lo hanno accompagnato fino a diventare il cantautore e il sex symbol di oggi, apprezzato da più generazioni, è il filo conduttore di “Comuni mortali”, il nuovo disco in uscita per Warner Music Italy il 18 aprile.
E proprio da Roma e da Venditti, il 34enne ha inaugurato la settimana che porta alla pubblicazione del progetto. Ieri sera, a piazza di Spagna, il romano ha chiamato a raccolta i suoi fedelissimi per uno show a sorpresa durante il quale ha presentato in anteprima alcuni brani, cantato vecchie hit e regalato anche una cover di “Notte prima degli esami”.
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IL NUOVO SINGOLO “AMOR”, UNA DEDICA A ROMA
Durante lo show realizzato dalla scalinata di Trinità dei Monti, immancabile il brano sanremese “Incoscienti giovani” e pezzi come “Rolls Royce”, “16 marzo” e “Amore disperato”. Tra i più apprezzati dal pubblico, che per ore ha atteso l’artista sfidando la pioggia, anche “AmoR”, il nuovo singolo.“Credo sia una canzone molto interessante del mio percorso perché è una dedica a Roma vista come una donna, ma anche a qualcuno che ami- ha spiegato Lauro durante un punto stampa prima della performance-. È una canzone molto diversa dal resto del mio percorso, che spero possano dedicarsi i grandi amori perché è una canzone di speranza – ‘Stanotte è per te’ – è un vero grazie. È diversa dalle mie ballad che sono sempre molto struggenti e si possono dedicare agli amori finiti. Questa è per i grandi amori iniziati”.
Dodici i brani inediti in “Comuni mortali” che riportano Achille Lauro in una delle trasposizioni più vere della sua carriera, che a tratti ricorda i suoi primi lavori. Non a caso, a chiusura del disco è inserita “Barabba III”, una storia difficile già affrontata in passato.
“UN DISCO CHE RACCONTA LA FRAGILITÀ DELL’ESSERE UMANO” E LA PERIFERIA
“Comuni mortali è l’espressione che racchiudeva al meglio quello che siamo tutti: la fragilità dell’essere umano, il fatto che siamo così uguali. È un disco che parla di un me diverso rispetto a tanti anni fa, parla di un me cresciuto, con una consapevolezza diversa. Anche quando parlo di periferia è un guardarla con altri occhi, quelli di chi conosce le conseguenze drammatiche di cosa è a volte la periferia”, ha raccontato Lauro. Di se, che in quegli ambienti ci ha vissuto, ha detto: “Sono stato fortunato perché ho scoperto quello che mi piaceva”.
Sorte che non capita a tutti: “Il grande problema dei ragazzi della periferia è che arrivano a 35 anni e non hanno più un posto nel mondo: non sanno parlare, non sanno fare niente, non sanno amare, non possono più essere amati, non si curano più, non sono più nulla”. Per loro sarebbe necessario costruire un futuro diverso dalle fondamenta: “Bisognerebbe ripartire da un’educazione al sistema scolastico, da un’educazione sentimentale, finanziaria, familiare, da un’educazione a seguire le proprie passioni”.
LA DEDICA A MAMMA CRISTINA
“Comuni mortali” è anche un disco di dediche a coloro che questa passione l’hanno vista nascere, più o meno indirettamente. Tra queste c’è la mamma, Cristina, il cui nome è il titolo di un brano. “Non lo ha ascoltato- ha rivelato Lauro- lo ascolterà quando uscirà il disco. Non ne abbiamo parlato di questa canzone. Sono una persona molto timida e molto riservata, al contrario di quello che le persone possono pensare perché nello spettacolo mi piace costruire spettacoli dirompenti per smuovere qualcosa. Anche con gli amici sono estroverso, ma per altre cose no. Vivo l’amore, la famiglia in modo strano, sono cresciuto in modo strano. Il grande nocciolo di questo brano è la frase ‘Ce l’hai fatta’. Oggi guardo con occhi diversi cosa può significare crescere un figlio. Mi rendo conto che da piccoli vediamo i genitori che a 40 anni ci sembrano grandissimi, quando ti avvicini a quell’età sei un pischello. Non sei totalmente cosciente, pronto. Inizi a renderti conto che era una ragazzina che cresceva un ragazzino”.
L’AMORE E IL FUTURO DA PADRE
A proposito di figli, l’artista classe 1990 ha svelato: “Mi piacerebbe tantissimo, ma ho tante cose in testa prima e ne deve veramente valere la pena. Un figlio è una conseguenza di qualcosa di grande, di una scelta di vita. Non è ‘Voglio fare un figlio perché ho 35 anni’”. Attualmente single, Lauro non ha fretta neanche per l’amore: “Sono stato tanti anni con una ragazza. Non dico ‘No, non mi interessa’. Conosco cosa vuol dire avere una relazione molto lunga, cos’è l’amore e adesso lo vivo in una maniera mia, personale. È qualcosa di incondizionato, è dare senza chiedere, va oltre le relazioni. La relazione è una cosa che non ho e sinceramente so stare da solo. Non ho quell’esigenza. Il giorno che farò questo atto di coraggio di stare insieme a qualcuno e decidere di condividere la vita sarà la persona per la quale ne varrà la pena, con la quale vorrò costruire qualcosa. Se no ho una libertà talmente tale che vale troppo”.
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IL CIRCO MASSIMO E I CONCERTI
Ora, Achille Lauro guarda ai concerti che lo vedranno nei palazzetti nel 2026. Prima, però, ci sono le due date sold out al Circo Massimo di Roma, il 29 giugno e il primo luglio. “Vorrei che il Circo Massimo sia un punto di inizio, che sia il mio primo vero concerto. Stiamo lavorando sulla musica, sugli arrangiamenti, sull’organico, sulla scena. Questa volta voglio che le persone tornino a casa con qualcosa di forte a livello emotivo e musicale”, ha anticipato. Ci sarà altro in cantiere? “Stiamo tenendo la terza data perché annunceremo qualcosa di più grande”. Lo stadio Olimpico di Roma nel 2026 magari? “Ci piacerebbe”. Parlando di sogni futuri, Lauro non esclude un debutto cinematografico, ma non come attore: “Scrivo tante cose, sto parlando con un produttore cinematografico. Non sono un uomo da davanti la telecamera, sono più un uomo di pensiero, sto parlando con un produttore per mettere a terra qualcosa di grande”. E i fan non vedono l’ora di vedere quando il prossimo sogno di Lauro diventerà realtà.