“Parole, rime e colori”: sei autori si presentano all’Abruzzo Book Festival
Il cielo ancora luminoso e colorato dalle ultime briciole di tramonto, un’atmosfera raccolta nella piazza Regina Margherita di Aielli, sulla sinistra l’ormai celebre murale Okuda. Ma i colori che catturano l’attenzione stasera sono sulla tela. Sulla facciata della chiesa, infatti, sono esposti sei quadri di Roberta Di Maurizio, organizzatrice del festival artistico Extemporamnia di Casoli (TE). Così si presenta l’Abruzzo Book Festival – organizzato da Enzo Delle Monache – all’appuntamento con Libert’Aria, associazione aiellese.
Modera la serata Alessandra Prospero, proprietaria della casa editrice Daimon Edizioni – che deve il suo nome allo spirito degli antichi Greci, al genio dei Latini e all’angelo custode della religione cattolica -. “Il Daimon”, specifica l’editore Prospero “indica il talento, la luce che abbiamo dentro, un’immagine archetipica da compiere”.
Il tema della serata è “Parole, rime e colori”. Il percorso inizia dalla forza del colore con il racconto di Ilaria Samya Di Donato: “Quando mi dissero che mi restavano dieci giorni di vita, ho scoperto che ogni colore ha un effetto psiconeuroimmunoendocrinologico e il verde-acqua mi ha salvato ed ho capito che ognuno ha il proprio colore e dovrebbe fare un viaggio che lo porti a capire il proprio perché.” Samya – autrice di “I colori della Divina Commedia” – ha dedicato la sua vita allo studio del colore, così come la seconda ospite: Gabrielle Buresh Techmann, pioniera della consulenza olistica sul colore e fondatrice di “Color Lights world project”, ispirata dalla teoria dei colori di Goethe. Ritiene che tutto ciò che è colorato sia energia e vitalità e venga percepito in maniera diversa da ogni persona: “il modo di reagire al colore è come un’impronta digitale”.
Di noir e giallo si colora l’atmosfera grazie a Eraldo Guadagnoli, autore di romanzi di storia medioevale, che presenta il suo ultimo libro “Le periferie esistenziali”. Per l’importanza conferita alla memoria e alle proprie radici e per l’ambientazione nella provincia aquilana del XVIII secolo, l’opera è stata inserita nella categoria dell’Abruzzesistica Templare. Alessandra Prospero presenta poi Federico Del Monaco che, con il suo “Lo statico volo d’una rima”, accompagna il lettore in un percorso esistenziale. Il suo libro è in stile prosastico: ogni poesia (rigorosamente in rima) è compiuta e non evocativa. In quello che l’autore definisce “un viaggio metrico” sull’importanza della singola parola c’è un ritorno alla funzione didascalica (da didascalos, maestro) della rima.
La parola passa a Michele Meomartino, fondatore della Rete Olistica Italiana, che presenta “La Sibilla delle erbe”, un libro in parte biografico. “Quando l’uomo ha scisso il legame con la Natura, trasferendosi in città, ha perso il contatto con la sua entità più vera” dice l’autore che nel suo libro cerca di rievocare questo rapporto fondamentale per il benessere degli esseri umani. Segue l’intervento di Vittoria Cecilia Di Biase, autrice de “Il ginepro e l’oleandro” – una saga familiare in stile memoires ispirato ai racconti di sua nonna. Una storia ambientata tra Abruzzo e Lazio (che anche per questo riporta ad atmosfere siloniane) che si presenta però universalizzata.
Si conclude il percorso attraverso colori e parole con la raccolta poetica “Battiti colorati” di Antonio Fasulo, in cui “si parla del sentimento più puro, dell’amore che apre gli occhi e permette di vedere il mondo a colori”.
di Sara Paneccasio