A Roma la prima mostra italiana dedicata a Fidia, straordinario scultore del Partenone
Dal 24 novembre 2023 al 5 maggio 2024 i Musei Capitolini – Villa Caffarelli a Roma accolgono per la prima volta in Italia una monografica dedicata a Fidia, il più grande scultore greco dell’età classica, celebre per la costruzione del Partenone e delle relative decorazioni scultoree.
La prima monografica su Fidia
Approda per la prima volta in Italia una mostra interamente dedicata a Fidia, celeberrimo autore di uno dei monumenti più conosciuti al mondo: il Partenone.
Gli storici ambienti di Villa Caffarelli a Roma – sede distaccata dei Musei Capitolini – si preparano ad ospitare reperti archeologici, opere originali greche, copie romane, installazioni multimediali, dipinti e manoscritti, al fine di raccontare la carriera e il contesto storico di uno scultore emblema dell’Atene del V secolo a. C.
In virtù della sua fama mondiale, la mostra si intitola semplicemente Fidia e inaugura un ciclo di cinque esposizioni, “I Grandi Maestri della Grecia Antica”, volto ad approfondire i principali protagonisti dell’arte greca. Si tratta di una serie di eventi che acquista ancora più pregnanza nel solenne contesto della Capitale, città che offre fondamentali testimonianze dell’attività di Fidia e dei suoi contemporanei attraverso preziose copie di capolavori per la maggior parte andati perduti.
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Fidia e il Partenone
Fidia visse nel V secolo a.C., l’età d’oro della storia di Atene, e strinse rapporti di amicizia con Pericle, governatore della polis e protagonista della scena politica del momento. Dopo la vittoria di Atene contro i Persiani, Pericle decise di impiegare il denaro pubblico in una ricostruzione ancora più imponente dei monumenti distrutti durante il conflitto; ulteriore modo, secondo il condottiero, per mostrare al mondo quanto Atene fosse diventata ricca e invincibile. L’edificio più importante dell’Acropoli avrebbe dovuto essere un nuovo tempio dedicato ad Atena, la dea protettrice della città, ossia il Partenone. Su richiesta di Pericle, Fidia, il più richiesto artista dell’epoca, lavorò all’immenso cantiere dal 447 al 432 a.C.
Grazie alla sua abilità esecutiva e alla prontezza nel coordinare altri colleghi, il Partenone e le sue statue vennero eretti in breve tempo; le spese furono elevatissime ma il risultato stupefacente. Il celebre tempio dedicato ad Atena esiste ancora oggi (sebbene alcune parti siano ormai in rovina) ed è considerato uno dei monumenti più belli del mondo.
Fidia realizzò anche altre sculture, celebri tra i suoi contemporanei, ma ad eccezione della decorazione del Partenone, le sue opere sono andate perdute; ne conosciamo la maggior parte soltanto attraverso numerose copie.
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Reperti inediti e prestiti internazionali
L’esposizione rappresenta un unicum nel suo genere poiché mette a disposizione dei visitatori oltre cento opere antiche, di cui alcune inedite; una quantità straordinaria di sculture e reperti fruibile grazie a numerosi prestiti internazionali. Tra i prestigiosi poli culturali che hanno collaborato con i Musei Capitolini annoveriamo: il British Museum di Londra, il Museo dell’Acropoli e Museo Archeologico Nazionale di Atene, il Museo di Olimpia, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Metropolitan Museum of Art di New York, i Musei Vaticani, il Museo del Louvre di Parigi, nonché da importanti istituzioni italiane come il Museo Archeologico di Bologna, l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, il Museo Archeologico di Napoli e l’Archivio Cambellotti.
Il fiore all’occhiello dell’allestimento è rappresentato da alcuni frammenti originali del fregio del Partenone, provenienti dal Museo dell’Acropoli di Atene e mai usciti prima dalla Grecia.
Già da questi capolavori (sia pure parziali e discontinui) risalta l’eccezionale abilità di Fidia nell’arte del rilievo e nel realizzare il panneggio; le vesti dei personaggi infatti sembrano autentici veli, caratterizzati da minuscole pieghe che aderiscono al corpo, mostrando sia una resa anatomica perfetta sia una grande armonia dei movimenti.
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Cento opere in esposizione
Tra le molte opere degne di nota, segnaliamo le seguenti:
- il vaso del Museo Archeologico di Olimpia recante la scritta “Pheidiou eimi” (letteralmente “sono di Fidia”), uno dei rari oggetti personali di un celebre personaggio dell’antichità ad essere giunto sino a noi;
- una statuetta in bronzo che raffigura Fidia, proveniente dal Metropolitan Museum of Art di New York, eseguita probabilmente da un artigiano del I secolo a.C.;
- direttamente dal British Museum di Londra, il cosiddetto scudo Strangford ossia una copia romana in marmo pentelico dell’originale scudo di Atena Parthenos (statua della dea in oro e avorio collocata nella cella del Partenone);
- la testa in marmo di Atena Lemnia, replica augustea di un’opera originale di Fidia, in prestito dal Museo Civico Archeologico di Bologna;
- il Codice Hamilton 254 (Staatsbibliothek zu Berlin), manoscritto quattrocentesco nel quale si può ammirare il primo disegno del Partenone giunto in Europa, eseguito dall’umanista Ciriaco de’ Pizzicolli di Ancona.
A cura di Claudio Parisi Presicce, Fidia è una mostra promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura.
Per ulteriori informazioni è possibile collegarsi al sito web www.museicapitolini.org .
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