Trecentocinqanta anni di Rosalba Carriera: Venezia omaggia la regina della miniatura
Dal 13 ottobre 2023 al 9 gennaio 2024 Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano ospita una mostra dedicata alle raffinate miniature su avorio dell’artista veneta Rosalba Carriera.
La pioniera della miniatura su avorio compie 350 anni
In pochi ricordano il suo nome, eppure nel XVIII secolo era l’artista veneziana più celebre d’Europa. Rosalba Carriera non era soltanto una bravissima pittrice, ma si era specializzata anche nella raffinata tecnica della miniatura su avorio con risultati incredibili. Riceveva commissioni da ogni angolo del Vecchio Continente, mettendo d’accordo tutti: lord inglesi, principi dell’Impero, esigenti aristocratici della nobiltà veneziana.
A 350 anni dalla sua nascita, il museo del Settecento Veneziano, nella sede di Cà Rezzonico, ha deciso di omaggiare la talentuosa concittadina con la mostra “Rosalba Carriera. Miniature su avorio”, a cura di Alberto Craievich. Trentasei opere in miniatura si alternano a splendidi disegni a pastello e colorate stampe, trasportando lo spettatore negli ambienti frivoli e leggeri della Venezia del Settecento, quella fatta di feste, balli, chiacchiere nei salotti e preziosi abiti da sfoggiare negli eventi ufficiali.
L’unicità di questa retrospettiva, non risiede soltanto nel tramandare un affresco veritiero della vita e dell’estetica dell’aristocrazia lagunare, ma anche nella modalità di trasmissione. Riuscire a compattare in uno spazio minuscolo gli aspetti salienti della società contemporanea, ha reso Rosalba Carriera una celebrità dell’epoca e ha permesso alla miniatura su avorio di elevarsi da pratica artigianale a vero e proprio genere artistico.
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Cenni biografici
Rosalba Carriera nacque a Venezia il 7 ottobre 1675 da Andrea Carriera, impiegato ai servigi del podestà di Venezia, e Alba Foresti ricamatrice di merletti. Provenendo da una famiglia borghese, poté dedicarsi insieme alle sorelle allo studio della pittura, della musica, del ricamo e delle lingue straniere.
Dilettarsi con tele e pennelli si rivelò la sua attività preferita, così venne mandata a bottega dal maestro d’arte sacra e ritrattista Giannantonio Vucovichio Lazzari. Il ritratto a pastello diventò la sua specialità, tanto che nel giro di pochi anni, chiunque si trovasse nella città lagunare non resisteva a richiederne uno. Riusciva a dipingere su qualsiasi supporto, dal foglio ai fondi delle tabacchiere. Ben presto affinò la tecnica della miniatura e ne rivoluzionò i canoni; Rosalba infatti non si limitava ad accostare piccoli punti di colore, riusciva a riportare su superfici esigue la pennellata sciolta e vibrante dei dipinti su tela.
La sua manualità impareggiabile e la precisione dei dettagli, le garantirono l’ammissione all’Accademia di San Luca di Roma e le consentirono di soggiornare prima a Parigi, nel 1720-21, e poi a Vienna, nel 1730, chiamata dall’imperatore Carlo V. Oltre a un altro rapido viaggio alla corte del Duca di Modena, l’artista tornò presto nella sua amata Venezia dove rimase fino al 1757, anno della sua scomparsa.
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Stile e opere principali
La portentosa pittrice ricevette importanti commissioni fino a dieci anni prima della dipartita, quando una malattia ai bulbi oculari la portò alla completa cecità. Per quasi quattro decadi, tuttavia, Rosalba venne acclamata in tutta Europa per i suoi commoventi ritratti a pastello e per le sue miniature in avorio. Lo stile delle sue figure era incentrato sulla delicatezza del tratto, quasi sfumato, e sul candore dell’epidermide volto ad indicare l’innocenza e l’integrità morale del soggetto rappresentato. Inoltre aveva la capacità innata di tratteggiare, con poche sapienti pennellate, la psicologia del personaggio e lo stato d’animo del momento.
Tra le sue opere principali ricordiamo: il Ciclo dei quattro elementi nel quale acqua, terra, fuoco e aria sono rappresentati ciascuno da un volto femminile; la Dama con il pappagallo la cui protagonista è una giovane donna dallo sguardo malizioso, abbigliata in modo elegante, con una collana di perle e una veste blu, sulla cui mano si posa un pappagallo.
Tra i numerosissimi ritratti citiamo a titolo esemplificativo il Ritratto di Luigi XV di Francia, realizzato nel 1720, anno del soggiorno a Parigi della pittrice, e raffigurante il sovrano all’età di dieci anni e il Ritratto di Caterina Barbarigo Sagred del 1735. Rosalba ritrasse più volte la nobildonna veneziana, ma questa versione è particolarmente interessante per l’espressione del volto audace e libertina, nonché per il tricorno, tipico copricapo maschile attribuito a soldati o bucanieri, qui reso nei minimi dettagli.
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L’organizzazione della mostra
Nonostante le sue opere più celebri siano state realizzate a pastello, il cuore della mostra di Ca’ Rezzonico si focalizza proprio sulla miniatura su avorio di cui Rosalba fu l’iniziatrice. Un’occasione più unica che rara per ammirare manufatti di eccezionale fattezza e delicatezza. Le miniature infatti non hanno resistito al tempo quanto i ritratti a pastello (l’artista realizzava quest’ultimi in doppia copia), giungendo fino a noi in numero esiguo.
La retrospettiva “Rosalba Carriera. Miniature su avorio” ne riunisce addirittura trentasei, alternate a pastelli, documenti, disegni, stampe, provenienti dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, altre istituzioni e collezioni private. Attraverso un curatissimo percorso espositivo, lo spettatore potrà immergersi totalmente nell’eleganza dell’arte Rococò e rivivere un fedelissimo spaccato dell’alta società veneziana del Settecento. Rosalba Carriera è riuscita a immortalare, con grazia impareggiabile, gli umori, i caratteri, la vanità, l’abbigliamento e le acconciature dei nobili dell’Ancien Régime, lasciando ai posteri un duplice dono: capolavori raffinatissimi e istantanee indelebili della Storia e dei costumi del nostro Paese.
La mostra organizzata dal Comune di Venezia e dalla Fondazione Muve, verrà accolta nelle sale di Cà Rezzonico dal 13 ottobre 2023 al 9 gennaio 2024. Per informazioni e prenotazioni è possibile collegarsi al sito web www.visitmuve.it .
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