Street Art: in Abruzzo la proposta di legge per incentivare i “musei a cielo aperto”
Valorizzare i piccoli e grandi comuni abruzzesi. Come? Favorendo lo sviluppo e la diffusione delle opere di street art che rappresentano una delle maggiori espressioni di arte contemporanea capace di attrarre turisti e generare decoro urbano attraverso il culto del bello e dell’arte. È questo il cuore della nuova proposta di legge del M5S a prima firma del Consigliere regionale Pietro Smargiassi.
“Con l’approvazione di questa legge – spiega Smargiassi – la Regione Abruzzo riconoscerà fondi economici volti a favorire la realizzazione di opere nei piccoli borghi d’Abruzzo, che in questa estate post Covid hanno fatto registrare un incremento di visitatori, ma anche nei comuni più grandi in un’ottica di riqualificazione di alcune periferie in cui palazzi popolari subiscono gli effetti del tempo e dell’incuria”.
“Inoltre sarà previsto nel bilancio della Regione Abruzzo, un fondo annuale di 10 mila euro per la realizzazione di pubblicazioni che raccolgano le varie opere da diffondere, anche con l’ausilio del CRAM, in sedi nazionali ed internazionali: lo scopo è far conoscere il più possibile l’Abruzzo contemporaneo con le caratteristiche di un vero e proprio museo a cielo aperto”.
“Esistono città – spiega ancora Smargiassi – che quotidianamente ricevono la visita di migliaia di turisti pronti a fare consumo di un capitale storico-artistico di valore incommensurabile, di cui spesso siamo incapaci di vedere la rilevanza a livello internazionale. Un esempio emblematico e di successo è il comune di Aielli, che ha fatto delle sue mura e di alcuni fabbricati un patrimonio unico nella nostra regione, o il recupero dell’immagine di D’Annunzio attraverso murales d’autore che la Regione ha finanziato a Pescara”.
“La street art – continua il 5 stelle – si oppone idealmente al concetto di arte come bene privato: è immediatamente fruibile agli occhi del visitatore che si lascia incuriosire ed affascinare da opere su muri che, altrimenti, resterebbero nell’anonimato. La sua fruizione è praticamente gratuita e ha un ruolo educativo di indubbia rilevanza quando si mette al servizio di tematiche di interesse collettivo”.
“L’arte non è più un affare di pochi ma un qualcosa di fruibile ai più, generando un incremento del turismo che inevitabilmente consentirà, attraverso l’intero indotto, un ritorno anche economico per il territorio, oltre che all’indubbio valore culturale”, conclude.