Quel pianoforte ricco di speranza tra le macerie di Beirut
Abbiamo ancora tutti negli occhi le catastrofiche immagini di Beirut. L’esplosione, avvenuta due giorni fa nel porto della capitale del Libano, ha fin’ora provocato 157 morti, 4mila feriti e circa 350mila sfollati. La deflagrazione, così come l’onda d’urto avvertita fino a Cipro (circa 250 km di distanza), è stata impressionante.
La conseguente nuvola di fumo che si è alzata nel cielo ha richiamato alla memoria scenari atomici che, neanche a farlo apposta, vedono nella giornata di oggi una tragica ricorrenza. Parliamo, ovviamente, della bomba atomica sganciata su Hiroshima il 6 agosto del 1945.
E’ di queste ore un video che vede protagonista una signora anziana della capitale libanese. May Abboud Melki, 79 anni, suona il pianoforte nella sua casa ferita dallo scoppio dell’hangar. Ci sono vetri ovunque, polvere e la tenda di una finestra penzoloni e i mobili in disordine dall’impatto dell’onda d’urto. La signora esegue, con intensità e trasporto, con passione e sentimento, “Aud Lung Syne“, anche conosciuta come il “Valzer delle Candele“, una nota composizione popolare scozzese.
A riprenderla è la nipote, May-Lee Melki, che ha condiviso il video su Facebook, spiegando di voler “Esprimere un simbolo di speranza e pace nel mezzo della disperazione. Quella casa – ha detto la ragazza – ha superato anche gli anni della guerra civile, quando veniva sfiorata dai proiettili“. Come racconta, inoltre, la nipote della pianista, la nonna ha ricevuto il pianoforte come regalo di matrimonio. Un video che sa di speranza, di forza e di coraggio per un popolo che sta attraversando una fase delicatissima della propria esistenza.