Sabrina Cardone racconta Pratolini
“Tutto vale per rivelarci un uomo: come reagisce a una sciagura, come abborda una prostituta”.
vasco pratolini, cronaca familiare
Indicato come pioniere della corrente neorealista, Vasco Pratolini è sicuramente uno degli autori di rilievo del secolo scorso. Nacque nel 1913 a Firenze, nel quartiere popolare di via de’ Magazzini, da una famiglia operaia, rimanendo orfano della madre a cinque anni nel 1918. La partenza del padre per la guerra lo costrinse a vivere dai nonni.
Dai dodici ai diciotto anni, dopo la morte del nonno, fu costretto ad interrompere gli studi a causa di gravi problemi economici, che lo costrinsero ad esercitare fino al 1931 i mestieri più disparati per sopravvivere: garzone di bottega, venditore ambulante, barista, non trascurando mai il suo grande amore per i libri. Lesse Dante e Alessandro Manzoni, poi Jack London, Charles Dickens, Mario Pratesi, Federigo Tozzi, e crebbe in un ambiente letterario fiorentino.
“La mia fortuna è che non sono stato un autodidatta confusionario, non ho mai letto male […] Ma io mi sentivo uno non addetto ai lavori, anche se, negli intervalli che mi concedeva la fabbrica, scrivevo raccontini […]“. Pratolini aveva il desiderio di raccontare. E incontrò chi volle credere in lui”.
Le opere che consegnano al concesso letterario (Il tappeto verde, Le amiche, Il Quartiere, fino a Cronaca familiare, Cronache di poveri amanti, Le ragazze di San Frediano) arrivano negli anni Quaranta. Sono libri animati da uno sguardo d’amore, da legami affettivi con la propria gente; da un dolore privato — come la scomparsa del fratello, in Cronaca familiare — a un dolore collettivo e, soprattutto, a una minaccia del male incombente, secondo una visione della vita che spesso mette in luce un’ingiustizia da riscattare in nome del bene e una liberazione dal male nel mondo. Cronache di strada, di vita reale inquadrata dalle prospettive assortite dei personaggi.
Ricordiamo anche la trilogia “Una storia italiana”, di cui fanno parte Metello, Lo Scialo e Allegoria e derisione.
Opere principali
Il tappeto verde (1941)
Via de’ magazzini (1941)
Le amiche (1943)
Il quartiere (1944)
Cronaca familiare (1947)
Cronache di poveri amanti (1947)
Un eroe del nostro tempo (1949)
Le ragazze di San Frediano (1949)
La domenica della povera gente (1952)
Lungo viaggio di Natale (1954)
Metello (1955)
Diario sentimentale (1956)
Lo scialo (1960)
La costanza della ragione (1963)
Allegoria e derisione (1966)
La mia città ha trent’anni (1967)
Il mannello di Natascia (1985)
IL VIDEO-RITRATTO DI SABRINA CARDONE