Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 28 gennaio al 2 febbraio
Inizia una nuova settimana ricca di appuntamenti teatrali a Roma. Ecco i nostri consigli.
Dal 30 gennaio al 2 febbraio Elena Arvigo torna a Roma, al Torlonia, con il potentissimo “Elena” di Ghiannis Ritsos, un poemetto ispirato alla regina di Sparta, moglie di Menelao, che in questo monologo, ormai anziana, ricorda gli episodi salienti della sua esistenza, dando vita ad un’indimenticabile riflessione sulla perdita di senso delle cose, ma soprattutto regalandoci un ritratto di una donna, una donna vera, assai diversa da quella che il mito ci ha consegnato. Imperdibile.
Stesse date al Vascello per “Il grande vuoto”, il terzo episodio della “Trilogia del vento” di Fabiana Iacozzilli, scritto con Linda Dalisi e candidato a ben 4 Premi Ubu lo scorso anno. Ermanno De Biagi, Francesca Farcomeni, Piero Lanzellotti, Giusi Merli e Mona Abokhatwa saranno impegnati in scena a trasportarci nella difficile quotidianità di una famiglia alle prese con una terribile malattia neurovegetativa che ha colpito la madre, un ex attrice alla quale rimane progressivamente solo il ricordo di un monologo del “Re Lear” di Shakespeare.
Dal 30 gennaio al 16 febbraio, al Manzoni, una commedia sfacciata e piccante sulla famiglia e le sue innumerevoli dinamiche: “La ciliegina sulla torta”, scritta e diretta da Diego Ruiz e interpretata da Edy Angelillo, Blas Boca Rey, Milena Miconi e Luca Attadia.
Sempre dal 30 gennaio al 2 febbraio, al Basilica, “Rimini”, uno spettacolo di Gruppo RMN, che, prendendo le mosse dall’omonimo romanzo del compianto Pier Vittorio Tondelli e chiamando in causa diversi personaggi, ci racconta come la città della riviera romagnola sia riuscita nel corso degli anni ad entrare nell’immaginario collettivo dell’Italia, tra luci e ombre, stereotipi e fantasmi.
Medesimi giorni di programmazione all’Arcobaleno per “Callas d’Incanto”, scritto e diretto da Roberto D’Alessandro, nel quale Debora Caprioglio, dopo i consensi ottenuti nei panni di Artemisia Gentileschi, si misura ancora una volta con una biografia importante, quella appunto della “Divina”, raccontandone le gesta attraverso le parole di Bruna, sua governante tra il 1953 e il 1977.
Dal 28 gennaio al 2 febbraio, al Tor Bella Monaca, “Lady D”, di e con Annalisa Favetti, che, insieme a Pino Ammendola, rende omaggio alla sfortunata Principessa del Galles, che, pochi istanti dopo l’incidente che le risulterà fatale, in una sorta di delirio premorte, inizia a raccontare la sua storia conducendo lo spettatore nel suo mondo più intimo e segreto.
Debutto assoluto dal 30 gennaio al 2 febbraio, a Lo Spazio, per “Il covo”, di e con Goffredo Maria Bruno, in cui quattro improvvisati e maldestri spettatori cercano di sequestrare un alto funzionario iraniano, nella speranza di sottrargli dei documenti segreti della massima importanza. Interpreti delle divertenti gag e delle situazioni paradossali che ne deriveranno, oltre allo stesso Bruno, saranno Giovanni D’Andrea, Gianluca delle Fontane, Armando Maresco e Matteo Santarelli.
Dal 31 gennaio al 2 febbraio, all’OFF/OFF, lo sconvolgente omicidio di Saman Abbas, la diciottenne di origini pakistane uccisa dai suoi familiari per essersi rifiutata di sposare un proprio cugino, viene ricordato in “Saman – Vita e morte di una ragazza italiana” di Gianni Cardillo e Francesco Apolloni. Nei panni della sfortunata giovane, Sara Ciocca.
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Due repliche, stasera e domani al de’ Servi, per “Mutandine”, una scoppiettante commedia dove una donna alle prese con un trasloco, ripercorre la sua vita attraverso gli indumenti che compongono il suo guardaroba e che sta sistemando nelle valigie. Interpretato da Cinzia Berni e diretto da Francesca Nunzi. Sempre nel teatro di Via del Mortaro 22, dal 30 gennaio al 2 febbraio c’è anche “La foto del turista”, un divertente atto unico in cui l’incomunicabilità e la solitudine che attanagliano il quotidiano di un uomo e di una donna, diventano l’occasione per farsi due risate, ma anche per riflettere. Con Giovanna Criscuolo e Vincenzo Volo.
Dal 31 gennaio al 2 febbraio, al Marconi, torna la divertente commedia “Come fosse amore” di Marco Cavallaro, in cui tre donne fanno ricorso ad un terapeuta per “riparare” il loro cuore infranto, senza sapere che anche il terapeuta si trova nelle stesse condizioni.
Ultima segnalazione per “Hinterland” di Federico Malvaldi all’Altrove, che ancora dal 31 gennaio al 2 febbraio ci porterà in un vecchio McDonald’s di periferia in cui le strade di due donne tornerà ad incrociarsi dopo tanti anni.