Recensione. “L’Abbaglio” di Roberto Andò con Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone
“L’Abbaglio“, film del regista Roberto Andò (“La Stranezza”, “Il bambino nascosto”), uscito nelle sale cinematografiche il 16 gennaio, è un’opera che unisce dramma e commedia per raccontare un episodio non tanto conosciuto ma comunque di grande importanza per il Risorgimento italiano. Non mancano le licenze narrative e qualche chiave di lettura tra il forzato e il fantasioso.
Siamo nel maggio del 1860 e, per superare l’inferiorità numerica contro l’esercito borbonico, la Spedizione dei Mille guidata da Garibaldi mette in atto una manovra geniale per ribaltare a proprio favore le sorti dello scontro. Il colonnello Vincenzo Giordano Orsini vuole deve coordinare le Camicie Rosse nella conquista di Palermo. Con lui ci sono due soldati siciliani, Domenico Tricò e Rosario Spitale, che ne combinano di tragicomiche, ritornati tra i ranghi dopo aver tentato la diserzione…
Sceneggiato assieme a Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, con cui Andò aveva già collaborato ne “La stranezza”, il film vanta un cast di primo piano: Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone, che con il loro talento conferiscono profondità e leggerezza ai personaggi. La loro interpretazione trasforma “L’Abbaglio” in un affresco vivido e coinvolgente della storia italiana.
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Rimettendoci ai commenti e ai tanti giudizi che sono stati riversati sui principali social network, oltre a quelli che abbiamo scambiato a fine proiezione con i presenti in sala, molti spettatori hanno apprezzato la combinazione di elementi storici e intrecci stilistici nel racconto dei fatti portati sul grande schermo. La rappresentazione della spedizione dei Mille in Sicilia è stata lodata anche per l’accuratezza storica e per l’interessante intreccio narrativo che mescola realtà e fantasia.
Certo, poter contare su un cast affiato ha aiutato non poco il regista e se, oltre agli eterni amici e colleghi Ficarra e Picone, emerge il mai troppo celebrato Toni Servillo, allora per il grande pubblico è tutto più semplice. Tuttavia, alcuni spettatori hanno trovato il film un po’ sbilanciato tra i vari generi, con passaggi tra commedia e dramma che non sempre sono risultati convincenti e, in alcuni casi, persino forzati.
“L’Abbaglio” ha il merito di riportare sul grande schermo una fase storica cruciale per il nostro Paese di cui, purtroppo, non se ne parla a sufficienza. Da questo punto di vista è quindi un film coraggioso e, proprio per questo, da apprezzare. Il registro comico di Ficarra e Picone convince, così come risultato straordinario – sai che novità – Toni Servillo. Il mix di generi tra il film storico, il western e la commedia all’italiana è un valore aggiunto a una pellicola che dovrà vince la sua sfida più grande: non essere dimentica nel tempo.
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