Gioia, tristezza e consapevolezza. Alessandro Fanchi racconta la sua raccolta di poesie “Lungo il bilico”.
Si apre il 2025 con una nuova raccolta di poesie e un nuovo incontro con l’autore: Alessandro Fanchi, giovane mental coach di Milano, si racconta a The Walk Of Fame Magazine e spiega con il suo Lungo il bilico, edito da Chiocciola Edizioni, la potenza dell’inadeguatezza.
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Allora, prima di parlare del tuo libro, ti andrebbe di presentarti ai lettori di The Walk of Fame Magazine?
Certamente! Mi chiamo Alessandro Fanchi, ho 30 anni e da circa 3-4 anni vivo a Milano. Oltre a scrivere, sono anche un mental coach, una professione che mi permette di aiutare le persone a scoprire e valorizzare il loro potenziale. Mi piace coltivare le mie passioni, e il mio obiettivo attuale è quello di trasformare le mie aspirazioni in qualcosa di reale e concreto. Sono sempre stato uno sportivo, ma sono anche una persona curiosa, amante della scoperta e delle novità. Dal punto di vista caratteriale, credo che empatia e sensibilità siano le due qualità che mi rappresentano di più.
La tua raccolta di poesie Lungo il bilico, edita da Chiocciola Edizioni, nasce seguendo un ordine ben preciso oppure ogni poesia è frutto di ispirazioni fulminee?
Devo dire che tutto è molto improvvisato. Scrivo ciò che vivo, ciò che sento. Ogni poesia nasce da un’emozione, da un momento particolare. A volte prendo un quaderno, altre volte il telefono, e butto giù pensieri nati da una scena che vedo, da una persona che incontro, o persino mentre faccio attività sportiva. L’ispirazione arriva quando meno te l’aspetti.
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C’è una poesia che porti particolarmente nel cuore?
Assolutamente sì, ed è Inadeguato. Questa poesia rappresenta in pieno il nostro tempo: un contesto storico e sociale in cui spesso ci troviamo costretti a fare cose che non desideriamo davvero, anche nel lavoro. Oggi pochissime persone hanno il privilegio di scegliere il proprio mestiere, perché realizzarsi in alcuni ambiti è sempre più difficile. Viviamo in una società dove le opportunità sono limitate, spesso
accessibili solo a chi ha agganci, fortuna o una solida base economica. Questo crea una profonda sensazione di inadeguatezza e di frustrazione. Scrivendo questa poesia, ho riflettuto su come le circostanze influenzino il nostro percorso. Ad esempio, se non fossi venuto a Milano, probabilmente questo libro non sarebbe mai nato. La città mi ha ispirato, molte poesie le ho scritte qui. Anche il mio percorso come mental coach non sarebbe stato lo stesso.
A chi è rivolta la tua raccolta di poesie?
A tutte le persone che vogliono avvicinarsi alla vita in modo più autentico e meno giudicante. È un invito ad accettare la realtà per quello che è, ma anche a fare quel piccolo passo in più per cambiare ciò che non ci soddisfa.
Quindi una tua poesia potrebbe ispirare qualcuno ad iniziare un nuovo capitolo della propria vita?
Certamente! Anche una sola poesia può far sentire compreso chi la legge, e da quel senso di comprensione può nascere il coraggio per cambiare. Non sentirsi soli, sapere che qualcun altro prova le stesse emozioni, può davvero essere la scintilla per rinnovare la propria vita.
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Oggi sembra esserci una rincorsa alla perfezione. Quanto pensi sia importante accettare la propria inadeguatezza?
Direi che l’inadeguatezza è qualcosa che ci accomuna tutti. Ed è proprio questo il messaggio di Inadeguato: nessuno è veramente inadeguato. Al contrario, siamo tutti perfetti a modo nostro. Il
problema è che spesso non troviamo il contesto giusto in cui esprimerci. Se riuscissimo a fidarci un po’ di più degli altri e a supportarci a vicenda, scopriremmo che condividiamo le stesse fragilità e le stesse difficoltà.
Se dovessi definire Lungo il bilico con tre aggettivi, quali sceglieresti?
Non è semplice! (ride) Direi triste e felice, perché il libro esplora entrambe le emozioni. E poi aggiungerei consapevole, perché invita a riflettere su sé stessi e sugli altri, ponendosi domande che possono aprire nuovi orizzonti.
Siamo appena entrati nel 2025, un momento perfetto per nuovi propositi. Hai altri progetti editoriali nel cassetto?
Per quest’anno il mio obiettivo principale è far conoscere Lungo il bilico a quante più persone possibile. Mi piacerebbe organizzare presentazioni per portare il mio messaggio ai lettori. Il 2024 è stato un anno di formazione: ho approfondito il coaching e mi sono immerso nel mondo editoriale. Ora voglio raccogliere i frutti di tutto questo lavoro. Però non nascondo che mi piacerebbe scrivere qualcosa legato alla mia vita professionale. Sarebbe una sfida interessante.