“Dangerous”: l’inizio della nuova era di Michael Jackson e della musica pop
Era il 26 novembre 1991 quando la musica pop stava per ricevere una scossa indimenticabile: Michael Jackson pubblicò “Dangerous“, che avrebbe segnato una svolta nella sua carriera e che, a più di 30 anni di distanza, resta uno dei capolavori più significativi del panorama musicale internazionale.
Il disco non rappresentava solo l’ottavo album in studio di Michael Jackson, ma un punto di svolta che ridisegnava le coordinate del pop contemporaneo. Suoni nuovi, testi audaci e una nuova visione artistica: così Jackson anticipava le tendenze musicali degli anni ’90.
“Dangerous” è molto più di un album: è una dichiarazione di intenti. Michael Jackson, ormai consolidato come il “Re del Pop“, sfida i confini del genere musicale e della sua stessa immagine, proponendo un disco che mescola innovazione sonora, audacia tematica e impegno sociale. Un lavoro complesso, ricco di sfumature e significati, che ha aperto la strada a una nuova era musicale, anticipando tendenze future come l’uso delle tecnologie digitali e la fusione di diversi stili musicali.
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Dopo lo straordinario successo e impatto culturale dei precedenti “Thriller” e “Bad“, Michael Jackson conquistò pubblico e critica con un’assoluta novità: la collaborazione con Teddy Riley, pioniere del New Jack Swing, un genere che mescolava R&B, pop, hip-hop e funk.
Così il nuovo disco si allontanava dalle radici tradizionali per un sound più elettronico e sperimentale. La presenza di sintetizzatori e percussioni elettroniche, ha dato vita a una sonorità moderna e mai banale, che miscela elettronica, rocks, pop e soul. Una sonorità con cui Jackson ha catturato lo spirito del tempo, senza perdere la sua ormai consolidata identità popolare.
Il brano di apertura, “Black or White”, è uno degli esempi più emblematici di questa evoluzione. Con il suo riff di chitarra iconico e il potente messaggio di unione razziale, il pezzo divenne un successo globale. La canzone e il suo (lunghissimo) video, che includevano una rivoluzionaria tecnica di morphing per i cambiamenti facciali, furono un vero e proprio fenomeno culturale, consolidando la figura di Jackson come un artista impegnato nella lotta per la giustizia sociale.
Infatti, oltre alla sperimentazione sonora, “Dangerous” si distinse anche per la profondità dei temi trattati: dal tradimento, alla solitudine e il prezzo della fama, ma anche dall’amore all’impegno sociale.
“Who Is It“, uno dei brani più intensi dell’album, è una riflessione sul tradimento e il dolore emotivo, un tema che Jackson riesce a trattare con una delicatezza e un’intensità che confermano la sua maturità artisticaa. Ma “Dangerous” non è solo introspezione personale: “Heal the World“ è un indimenticabile appello universale alla pace e alla solidarietà, mentre in “Remember the Time“ e “In the Closet“, l’artista esplora le dinamiche delle relazioni romantiche, con un mix di sensualità e mistero. Canzoni come “We Can’t Let You Go“ e “Dangerous“ sono invece riflessioni intime e critiche sulla vulnerabilità umana, ma anche su relazioni complesse e pericolose.
Il Re del Pop riuscì così a trovare un equilibrio tra tematiche personali e universali, conferendo all’album una forza emotiva e una maturità artistica che trascendono la “semplice” musica pop.
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Uno degli aspetti più rilevanti dell’ottavo album di Michael Jackson è la sua capacità di creare singoli che non solo dominano le classifiche, ma che si trasformano in veri e propri eventi culturali.
Oltre al sound elettronico di “Black or White“, il disco contiene brani come “Remember the Time“, un’elegante ballata R&B che si inserisce perfettamente nel contesto degli anni ’90, e “In the Closet“, un pezzo audace e sensuale che sfida le convenzioni sia musicali che sociali.
Il supporto visivo, come sempre per l’artista, è stato altrettanto fondamentale: il video di “Black or White“, con il suo uso innovativo della tecnologia di morphing, e il video epico di “Remember the Time“ con la partecipazione di star come Eddie Murphy e Magic Johnson, hanno consacrato Jackson come il maestro dei videoclip. Le immagini diventano un’estensione naturale della sua musica, amplificando i messaggi e l’impatto emotivo dei brani.
A distanza di oltre trent’anni dalla sua pubblicazione, possiamo affermare che “Dangerous” non solo ha consolidato lo status di icona globale di Michael Jackson, ma ha anche dimostrato la sua capacità di rinnovarsi senza mai perdere la propria autenticità. Con il passare degli anni, questo album non ha perso il suo fascino: la sua capacità di evolversi e di restare rilevante nel corso dei decenni lo rende ancora oggi un capolavoro senza tempo, che continua a influenzare artisti e ascoltatori di tutte le età, in tutto il mondo.
La tracklist
- Jam
- Why You Wanna Trip on Me
- In The Closet
- She Drives Me Wild
- Remember the Time
- Can’t Let Her Get Away
- Heal the World
- Black or White
- Who Is It
- Give In To Me
- Will You Be There (feat. The Cleveland Orchestra)
- Keep the Faith
- Gone Too Soon
- Dangerous