Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 19 al 24 novembre
Grande attesa al Vascello per il debutto de “La Scortecata” diretto da Emma Dante, che da domani fino al 1 dicembre porterà in scena Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola, impegnati nei panni femminili delle due protagoniste della favola di Giambattista Basile, tratta dal suo “Lo cunto de li cunti”.
Stesse date al Quirino per “Trappola per topi”, uno dei classici di Agatha Christie” e una delle commedie “gialle” più riuscite di sempre, grazie ad un plot ferreo e incalzante impreziosito da suspence e ironia e arricchito da personaggi che non sono mai semplici silhouette ma creature bizzarre in grado di conquistare lo spettatore. Con Ettore Bassi. Dirige Giorgio Gallione.
Torna a Roma, all’Argot, Tommaso Ragno, che dal 21 al 23 novembre sarà il protagonista di “Una relazione per un’accademia” di Franz Kafka, una delle storie di “metamorfosi” dello scrittore boemo, ma anche una favola sull’evoluzione umana, sul confine tra umano e animale, sul compromesso tra libertà e via di fuga.
Dal 22 novembre al 1 dicembre, all’India, “Il cavaliere inesistente” di Italo Calvino, nelle mani del giovane talento Tommaso Capodanno, si trasforma in un avvincente spettacolo in bilico tra teatro e letteratura capace di mettere in relazione attori e spettatori e rivelando tutta la contemporaneità del suo messaggio. Sempre nello stabile di Lungotevere Gassmann, dal 19 al 24 novembre c’è anche “Amori Rubati”, due monologhi adattati per la scena da Dacia Maraini, il primo (“Anna e il Moro”) diretto e interpretato da Viola Graziosi e il secondo (“La notte della gelosia”) da Federica Restani. Un’occasione importante per riflettere sul rapporto tra uomo e donna e sulla violenza di genere.
Un omaggio intrigante ad un gigante del cantautorato italiano, ma anche ad alcuni altri “pazzi artistoidi” (Gaber, Celentano, Fo) che hanno fatto epoca: dal 21 novembre al 1 dicembre, alla Sala Umberto, “Jannacci e dintorni. Una storia raccontata e cantata” con Simone Colombari e Max Paiella impegnati sul palcoscenico di via della Mercede 50 in compagnia di una live band a raccontarci un po’ della storia di Enzo Jannacci.
C’è tempo fino al 24 novembre al Vittoria per “Cattivi. L’incanto dell’ombra: i personaggi malvagi nel teatro di ogni tempo”, un viaggio nel labirinto della memoria di un attore sul finire della vita che immerge lo spettatore nei recessi più oscuri ed intimi del teatro e della natura umana. Scritto da Gennaro Duccilli e da lui interpretato insieme a Eleonora Mancini e Giordano Luci.
Fino al 15 dicembre, al Ciak è in cartellone “Arsenio Lupin. Ladro Gentiluomo” di Francis de Croisset e Maurice Leblanc, diretto da Anna Masullo, la prima avventura teatrale del celeberrimo ladro gentiluomo creato da Maurice Leblanc.
Dal 19 al 24 novembre, al Belli, “Una stanza al buio” di Giuseppe Manfridi, con Giulia Morgani e Stefano Scaramuzzino, ci porterà all’interno di un appartamento di uno scapolo impenitente dove si consumeranno diversi colpi di scena in una intricata schermaglia amorosa tra un uomo e una donna misteriosa. Dirige Claudio Boccaccini.
Il fortuito incontro tra un’avvenente ragazza cecoslovacca e un attore di scarso successo in un albergo di una città di provincia mette in moto un particolare (e divertente) gioco di seduzione. Come andrà a finire? Per scoprirlo, dovrete andare al Tor Bella Monaca, dove dal 22 al 24 novembre c’è “Nessuno è perfetto”, con Maurizio Micheli e Elisabella Mandarli.
Due amici che non si parlano da anni, si trovano ad essere gli esecutori delle ultime volontà di un comune caro amico morto. Il loro compito? Spargere le ceneri del defunto alla luce dell’aurora boreale. Dal 19 al 24 novembre, a Lo Spazio, “Quello che resta”, di e con Daniele Trombetti e Daniele Locci.
Uno spettacolo sullo sfruttamento lavorativo (nella filiera della salsa di pomodoro) e su come si comunicano le cause sociali: dal 21 al 24 novembre, al Basilica, “CA-NI-CI-NI-CA” di Greta Tommesani.
Dal 26 novembre al 1 dicembre, al de’ Servi, “V’Angelo. Il Vangelo secondo le donne”, una commedia che approccia con leggerezza i testi biblici, soffermando la propria attenzione sui rapporti tra Gesù e le donne che incontra nel corso della narrazione ma anche, con un occhio rivolto al mondo contemporaneo, interrogandosi su quali sarebbero le donne con le quali un redivivo Messia sceglierebbe di rapportarsi oggi. Con Ippolita Baldini, Federica Castellini e Francesca Porrini.
Un incontro scontro da teatranti con la body art e il resoconto di un’esperienza attiva con Marina Abramovic, sotto forma di dramoletto polifonico: il 21 novembre, al Nuovo Teatro Ateneo, c’è “Not here not now” di e con Andrea Cosentino.
Unica replica il 23 novembre all’Altrove per il fortunato “Le sorellastre” di Ottavia Bianchi, in scena insieme a Livia Castiglioni, Patrizia Ciabatta e Giulia Santilli, che impersonano quattro sorelle in cattivi rapporti tra di loro costrette a trovarsi nella stessa stanza in seguito alla morte della loro madre.
Una pièce a sostegno della pace in cui si fondono Eschilo, Euripide, Ungaretti, De André e John Lennon: dal 22 al 24 novembre, all’OFF/OFF “Polemos. Un ritratto di guerra”, con la regia di Lucilla Lupaioli.
Dal 21 al 24 novembre, al Testaccio, “Petrov”, scritto, diretto e interpretato (insieme a Maria Concetta Liotta e a Luca Di Cecilia) da Luca Millesi, la storia dei figli di due naufraghi degli anni di piombo e della Guerra Fredda che, attraverso un percorso a ritroso nel tempo, cercano di riguadagnare un briciolo di consapevolezza e serenità. A fornirglielo sarà il tenente colonnello sovietico Stanislav Efgrafovic Petrov, che nel 1983 ebbe tra le mani il destino dell’umanità, salvandola dall’olocausto nucleare.
Stesse date al Marconi, infine, per la riduzione teatrale de “La scomparsa di Majorana” di Leonardo Sciascia portato in scena da Fabrizio Catalano.