Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 12 al 17 novembre
Doppio appuntamento all’India, dove dal 13 al 17 novembre l’apprezzata compagnia Biancofango porta in scena “Never Young. Dov’è Lolit*” di Francesca Macrì e Andrea Trapani, una docu-performance alla scoperta di una nuova generazione, quella degli adolescenti e dei pre-adolescenti di oggi, alla ricerca di una propria collocazione nel mondo e di un dialogo franco con chi li ha preceduti. Dal 14 al 17 novembre, invece, “Caini”, una riflessione tra nonsense e ironia sui grandi temi della vita, tra famiglia, ricordi, morte e arte. Scritto e diretto da Mario De Masi, con Alice Conti, Alessandro Gioia, Fiorenzo Madonna e Antonio Stoccuto.
Dal 13 al 24 novembre, l’amatissima Drusilla Foer è ancora una volta in cartellone all’Ambra Jovinelli con il suo nuovo, spietato “Venere nemica”, uno spettacolo ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche” in cui, tra commedia e tragedia, vengono riletti in chiave moderna alcuni grandi temi della contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli e il conflitto secolare tra uomini e dei.
Prima nazionale al Vascello, dove da stasera al 17 novembre è in cartellone “Capitolo due” di Neil Simon, dove l’incontro tra uno scrittore di gialli vedovo e un’attrice teatrale con alle spalle un matrimonio appena fallito dà il la ad una commedia in cui emerge la straordinaria capacità del drammaturgo statunitense di raccontare attraverso la commedia la dolorosa gioia del vivere. Con Maria Vittoria Argenti, Ilaria Martinelli, Aldo Ottobrino e Francesco Rotelli.
Con le stesse date torna al Vittoria “Novecento”, l’affascinante avventura umana di Danny Boodmann, il pianista mai sceso dal transatlantico Virginian partorito dalla penna di Alessandro Baricco. Nei panni dell’indimenticabile musicista, Stefano Messina.
È il genio di Dürrenmatt a farla da padrone all’Arcobaleno, dove dal 15 al 24 novembre è in cartellone “La morte della Pizia”, in cui la rielaborazione degli eventi inerenti la vicenda di Edipo si trasforma in una penetrante, attualissima “dissertazione” sui concetti di verità e di fake news che, ieri come oggi, sono in grado di condizionare pesantemente le nostre esistenze. Con Patrizia la Fonte e Maurizio Palladino.
Ispirato dall’incontro con le detenute-attrici del teatro Piccolo Shakespeare della casa circondariale di Messina, da stasera al 14 novembre arriva in Sala Umberto “Vorrei una voce”, di e con Tindaro Granata, un monologo costruito attraverso le canzoni di Mina in cui l’attore siciliano dà corpo alla voce di quelle donne, raccontandone i sogni e il desiderio di continuare a sperare in un futuro migliore. Sempre nel teatro di via della Mercede, dal 15 al 17 novembre è la volta poi di “Azzurro”, un atto unico tratto dal libro di Curzio Maltese, in cui il noto giornalista recentemente scomparso racconta la sua particolare esperienza umana e professionale. Con Antonio Catania.
Doppio appuntamento anche allo Spazio Diamante: dal 14 al 16 novembre (Sala Black) largo a “Club 27”, in cui Elisa D’Eusanio, tra musica e prosa, celebra i grandi protagonisti della musica scomparsi all’età di 27 anni; mentre dal 15 al 17 novembre (Sal White), Lucia Raffaella Mariani è la mattatrice di “Freevola. Confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione”, una tragicomica confessione sull’ossessione di piacere a tutti i costi che spesso caratterizza la quotidianità di alcune donne.
Dal 14 al 17 novembre, al Basilica, il disagio di vivere nei tempi difficili in cui viviamo attraverso la storia di una generazione inerme, quella dei trentenni: “Beati voi che pensate al successo. Noi soli pensiamo alla morte e al sesso”, uno spettacolo firmato del Gruppo della Creta.
Due repliche, il 16 e il 17 novembre al Tor Bella Monaca, per “Mi dimetto da uomo”, scritto (con Simone Repetto) e interpretato da Sergio Assisi, in cui, insieme al pubblico, analizza in un irresistibile flusso affabulatorio le azioni e i limiti dell’essere uomini oggi, interrotto ogni tanto dall’ingresso sul palco dall’ingresso di una simpatica e irriverente “entità”. Sempre nel teatro di via Cirino 5, dal 15 al 17 novembre “Manicomio addio!”, nel quale lo storico gruppo di ricerca Chile de la balaza, che in questa sua ultima produzione celebra a suo modo la figura di Franco Basaglia e di sua moglie Franca Ongaro, ricordandone il fondamentale contributo, umano e professionale, nell’aver cambiato il modo di curare e approcciare i mali psichiatrici in Italia.
Le tante facce del malessere patito dalla cosiddetta generazione Z in “Fuori uso” di Costanza Di Quattro, dove quattro ragazzi (interpretati da Chiara Del Francia, Alberto Melone, Elena Piacenti e Andrea Verticchio) che si ritrovano chiusi in un ascensore danno vita ad un serrato confronto tra di loro. Dirige Luca Ferrini, dal 13 al 22 novembre al De’ Servi.
Dal 13 al 17 novembre, a Lo Spazio, “Storie bastarde”, adattamento teatrale dell’omonimo libro di Davide Desario, firmato da Ariele Vincenti e Fabio Avaro, in cui un adolescente ostiense, poco dopo la morte di Pasolini, si trova a diventare subito uomo facendo una dura e formativa esperienza di vita nella periferia romana.
Dal 14 al 17 novembre, all’Argot, “Ancora non sono idoneo” di Gianni Spezzano, nel quale, attraverso una contaminazione di diversi stili drammaturgici che vanno dalla stand up comedy alla slow poetry, il mito di Perseo si trasforma in un’occasione per riflettere sull’ansia e sulla sua capacità di influenzare le nostre prestazioni e il nostro benessere come persone.
Una girandola di vite legate tra loro da una poetica surreale e romantica nella frenesia di questi nostri tempi: dal 15 al 17 novembre, all’OFF-OFF, c’è “Brotti! (Brutti e Rotti)… E non ridere che sei come loro”, di (in collaborazione con Davide Santi) e con Manuela Zero.
Da stasera al 14 novembre, al Belli, “Mum” di Morgan Lloyd Malcolm, un viaggio senza censure nella febbrile complessità della mente di una mamma e nel delicato rapporto tra lei e il figlio. Con Manuela Parodi.
Debutta allo Spazio 18 b dal 13 novembre all’1 dicembre “Se mi lasci… ti sequestro!”, la brillante commedia di Massimo Roberto Beato (diretta da Jacopo Bezzi) che vede protagonista una psicologa in carriera che, non accettando di essere lasciata dal marito, lo sequestra nel tentativo di riconquistarne l’amore.
Infine il disagio dei giovani lavoratori e l’incertezza del loro domani sono al centro di “Il Sequestro degli innocenti”, al Garbatella il 13 e il 14 novembre, nel quale tre ragazzi ingiustamente licenziati decidono si sequestrare il loro ex datore di lavoro.