L’intervista a Claudia Clode Guitto: la Clode Art Gallery è uno spazio creativo dove tutto è possibile
Mancano poche ore all’inaugurazione della Clode Art Gallery, uno scrigno di arte, cultura e condivisione nel cuore di Roma. La storica via dei Greci potrà contare su un nuovo ambiente artistico che unisce le radici del passato con i germogli di un promettente futuro, basato sul confronto il dialogo e l’innovazione.
La Clode Art Gallery non è una semplice galleria espositiva, ma un vero e proprio hub culturale, nel quale incontrarsi periodicamente per parlare di arte, cultura, libri, tendenze sociali.
La direttrice artistica Claudia “Clode” Guitto, esperta di comunicazione e arte contemporanea, ha voluto riversare nella sua città natale le esperienze internazionali come gallerista, sperando che l’arte possa diventare un’esperienza quotidiana e tornare a essere strumento di dialogo tra vecchie e nuove generazioni.
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La serata dell’inaugurazione, dalle 18.30 alle 21.00 del 23 ottobre 2024, prevede una mostra collettiva nella quale si possono ammirare opere di maestri contemporanei quali Emilio Leofreddi, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Tano Festa, Renato Mambor, Giosetta Fioroni e Renato Guttuso. Grandi personalità della storia dell’arte introducono, in una sorta di simbolico battesimo, artisti post-contemporanei come Esteban Villalta Marzi, Cristina Chionni Trerotoli, Fabiana Di Donato, Juanni Wang, Alessandro Cannistrà, Daniela Forcella, Elena Sterbini, Marco Tamburro ed Elo. In questo modo passato e presente si mescolano in un flusso continuo di stimoli, idee e creatività, incarnando perfettamente il motto della Galleria ossia Art is timeless, l’arte non conosce limiti di tempo, spazio e forma.
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L’intervista a Claudia Guitto
Abbiamo parlato con la direttrice Claudia Guitto, in arte Clode, la quale ha risposto con entusiasmo e disponibilità alle nostre domande.
Clode Art Gallery: un nome che racchiude in sé la passione per l’arte, ma anche una forte impronta personale. Qual è la tua formazione e come nasce l’idea della galleria?
Sono nata nell’arte. Mio nonno era un grande collezionista e ho respirato questa passione sin da bambina. Ho studiato in Inghilterra e una volta cresciuta ho lavorato in molte gallerie sia in Italia che all’estero. Questo tipo di formazione mi ha consentito di conoscere culture nuove e approcci differenti nel mondo dell’arte. Dopo un periodo presso il Ministero dei Beni Culturali e dopo aver partecipato alle più grandi fiere internazionali d’antiquariato, ho sentito forte il bisogno di realizzare qualcosa per me stessa e per la mia città, Roma. A dicembre del 2023, nasce l’idea della Clode Art Gallery, di cui sono direttrice artistica. La location nella storica via dei Greci non è casuale: mi piace infatti far dialogare passato e presente con lo sguardo rivolto sempre al futuro. Vorrei portare a Roma l’internazionalità che ho acquisito negli anni e donare un approccio trasversale all’arte, basato sui concetti di esperienza e sperimentazione. Il fine ultimo della galleria è proprio regalare esperienze a chiunque ne senta il bisogno.
La Clode Art Gallery intende offrire quindi un respiro internazionale al cuore della Capitale, senza dimenticare l’importanza del passato e del futuro. La suggestiva cornice esterna è la storica via dei Greci, e l’interno? Come sono strutturati gli ambienti della galleria?
La galleria ha una superficie di circa cinquanta metri quadrati e si divide essenzialmente in due parti. Nella prima zona si viene accolti da grandi nomi di artisti contemporanei, come ad esempio Franco Angeli, Mimmo Rotella, Renato Guttuso, poi oltre l’arco ci si proietta nell’arte eclettica e innovativa dei giovani post-contemporanei. È una sorta di percorso, simbolico ma anche concreto, che conduce i visitatori dal passato all’attuale presente, preziosa anticamera del futuro. Un futuro che cercheremo di esplorare attraverso forme di arte digitalizzata.
La galleria ha infatti stretto una partnership importante con l’Officina Canova. In che modo utilizzerete i supporti digitali?
Stiamo lanciando con l’Officina Canova un progetto di digitalizzazione dell’Archivio Antonio Canova attraverso NFT e stampa 3D. Tenteremo di dare una veste moderna al Neoclassicismo attraverso le infinite possibilità del digitale. Questa è una delle grandi sfide della Clode Art Gallery, di cui forniremo maggiori dettagli in seguito.
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Che principi sono racchiusi nel motto della galleria, “Art is timeless”?
Credo che una specifica frase in inglese possa chiarire ancor meglio il motto Art is timeless e cioè “The past is what makes art now”, “il passato crea l’arte di oggi”. Senza il passato non potrebbero esistere né il presente, né il futuro. È fondamentale far dialogare passato e presente per costruire il domani. Le categorie e le etichette non mi sono mai piaciute. Ritengo impossibile catalogare l’arte in base a delle linee temporali. L’Arte è senza tempo. L’arte non ha confini. La mia galleria è uno spazio dove tutto è possibile.
Cosa prevede l’imminente inaugurazione?
Desidero presentare la galleria attraverso una mostra collettiva che prevede l’incontro dei grandi maestri di Piazza del Popolo della Roma degli anni Sessanta con alcuni brillanti giovani artisti del panorama post contemporaneo. Ma vuole essere anche un incontro tra esseri umani, uno scambio di idee, passioni e convivialità in uno spazio alla portata di tutti. Nella galleria c’è anche una piccola area ristoro.
Spazio espositivo, ma anche centro di aggregazione culturale. Come avviene l’accesso alla Clode Gallery? Gli artisti possono proporre spontaneamente progetti ed esposizioni o è la galleria che propone contenitori e iniziative a cui i nuovi artisti possono aderire?
Entrambe le cose. La Clode Art Gallery propone iniziative per artisti emergenti, ma è pronta anche ad accogliere idee, progetti, esposizioni di chiunque voglia utilizzare l’arte come mezzo d’espressione personale.
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In quali giorni è possibile visitare la galleria?
La Clode Art Gallery è aperta dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 19.00. La domenica e il lunedì è possibile accedere su appuntamento. L’ingresso è libero e gli ambienti sono inclusivi e privi di barriere architettoniche. La Clode Art, non è soltanto una galleria espositiva, ma anche un polo culturale e un centro di aggregazione.
Quali sono i progetti futuri della Clode Art Gallery?
Al momento sicuramente la digitalizzazione, ma siamo in continuo work in progress. La Clode Art Gallery è uno spazio dinamico; prevediamo uno o due eventi al mese con l’obiettivo di riportare l’arte al centro della vita delle persone. Ricominciare a vedere l’arte come un happening, una sorta di appuntamento, una bella consuetudine che possa riempie le singole esistenze. Sarebbe bello che tra amici si dicesse: “Dove ci vediamo tra due settimane?” “Alla Clode Art Gallery perché qualcosa di nuovo sta per accadere”.
Chi volesse restare aggiornato sulle novità della Clode Art Gallery, può seguirne i profili Facebook e Instagram oppure collegarsi al sito web www.clodeartgallery.com .