A Genova la prima mostra italiana dedicata a Berthe Morisot, pioniera dell’Impressionismo
Fino al 23 febbraio 2025, Palazzo Ducale di Genova ospita Impression, Morisot, la prima mostra dedicata in Italia a Berthe Morisot, brillante esponente dell’Impressionismo e unica donna tra i fondatori del movimento.
Berthe Morisot e la rivoluzione impressionista
Donna di cultura, pittrice intraprendente, madre di famiglia, ma soprattutto membro fondatore del movimento impressionista. È specialmente su quest’ultimo aspetto che intende concentrarsi Impression, Morisot, la prima grande retrospettiva italiana interamente dedicata alla pittrice Berthe Morisot (1841-1895), fino al 23 febbraio 2025 a Palazzo Ducale di Genova.
Oltre 80 opere, tra dipinti, acqueforti, acquerelli e pastelli – unite ad un’accurata documentazione fotografica e archivistica – ripercorrono la straordinaria parabola artistica di Berthe, a lungo sottovalutata e poco citata rispetto ai suoi colleghi. Eppure lei c’è sempre stata, sin dalla prima mostra degli impressionisti nello studio del fotografo Nadar, il 15 aprile 1874. Non le importava tanto di essere l’unica rappresentante femminile del gruppo di dissidenti, quanto di poter dipingere secondo la propria inclinazione, al di là dei rigidi dogmi della composizione classica, sperimentando gli effetti del colore puro e della luce.
La sua intraprendenza la spinse a stringere rapporti non solo con i più grandi artisti dell’epoca, ma anche con grandi figure di intellettuali come Stéphane Mallarmé ed Emile Zola, rendendola a tutti gli effetti degna rappresentante del clima culturale del suo tempo.
Leggi anche: “L’ultimo meraviglioso minuto”: la nuova mostra immersiva al Palazzo Esposizioni
Una vita dedita all’arte e alla famiglia
Berthe Morisot nacque a Bourges il 14 gennaio del 1841 da una famiglia dell’alta borghesia. Dopo vari spostamenti, a causa del lavoro del padre come prefetto, nel 1852 Berthe si trasferì a Parigi. Con il sostegno dei genitori, sia lei che la sorella Edma, vennero avviate allo studio della pittura. Le due fanciulle seguirono gli insegnamenti di Camille Corot, con il quale sperimentarono la pittura en plein air ed entrarono in contatto con artisti di rilievo quali Henry Fantin LaTour e Pierre Puvis de Chavannes. Dopo dodici anni di collaborazione, nel 1869, Edma si sposò e abbandonò la carriera artistica, pur continuando a sostenere la sorella.
Nella primavera del 1874, Berthe organizzò insieme a Monet, Degas, Pissarro, Sisley, Renoir, Guillarme e Cézanne la prima esposizione degli impressionisti presso lo studio del fotografo Nadar in boulevard des Capucines 35. In quel periodo Berthe si legò profondamente al fratello di Édouard Manet, il pittore Eugène, tanto da sposarlo l’anno successivo.
La pittrice seppe gestire alla perfezione vita coniugale e lavoro, partecipando ogni anno alle mostre degli impressionisti fino al 1886 (mancò soltanto nel 1879 per la nascita di sua figlia Julie). Nel 1892 allestì la sua prima personale presso la Galerie Boussod Valadon et Cie.
Rimase in attività fino alla morte, sopraggiunta il 2 marzo 1895 a causa di un’infezione polmonare. A distanza di soli tre giorni, i colleghi impressionisti organizzarono per lei la prima mostra postuma, celebrando così un’artista eccezionale che ha lasciato un’impronta indelebile all’interno del movimento.
Leggi anche: Palazzo dei Diamanti ospita una grande mostra sull’arte del Cinquecento a Ferrara
Le principali opere di Berthe Morisot
Il percorso espositivo si sviluppa seguendo un rigoroso ordine cronologico, dalle prime copie eseguite al Louvre alla svolta impressionista. Focus tematici approfondiscono le suggestioni dei viaggi in Riviera (1881-1882 e 1888-1889). Questi periodi sulla costa italiana virarono i colori della tavolozza di Berthe verso tonalità più chiare che riflettono l’impatto della luce mediterranea e delle architetture locali sulle composizioni. In particolare la pittrice amava rappresentare paesaggi marini e vegetazione locale, soprattutto aranci.
Tuttavia l’ambito in cui il talento della Morisot esplode in tutta la sua delicatezza e verosimiglianza è quello domestico. Scene di vita quotidiana spiccano lungo l’intero allestimento come una finestra nel mondo privato di Berthe, fatto di senso familiare e affetti profondi. Per la prima volta in esposizione troviamo Il Ritratto di Madame Boursier (1867), cugina dell’artista, rara testimonianza giunta fino a noi della produzione giovanile.
In mostra anche il Ritratto di Berthe come artista, che la sorella Edma realizzò per lei nel 1865 oppure Lillà a Maurecourt(1874) scena familiare che evidenzia i tratti fondamentali della pittura impressionista della Morisot; altra opera degna di nota è Giovane donna in grigio distesa (1878) nella quale emerge in tutta la sua raffinatezza il tema della ragazza parigina, più volte interpretato da Berthe.
Leggi anche: “I misteri di una mente”: al Museo Storico della Fanteria le emozionanti opere di Antonio Ligabue
L’organizzazione della mostra
Quella a Palazzo Ducale di Genova è una mostra unica nel suo genere, non solo perché si tratta della prima monografica in Italia su Berthe Morisot, ma anche perché presenta alcune opere inedite ricevute in eredità dai diretti discendenti dell’artista. La stessa figlia Julie Manet, sua modella e allieva, a suo tempo si impegnò a raccogliere e a conservare le opere della madre per farle conoscere al grande pubblico.
L’allestimento è inoltre corredato di un ricco corpus fotografico prelevato dall’album di famiglia della pittrice. Presenti inoltre numerosi taccuini con disegni preparatori, testimoni del grande lavoro che c’era dietro ai suoi dipinti.
Interessante anche la riflessione sul “non-finito”, pratica pittorica che la Morisot sperimentò a volte in maniera estrema tanto da lasciar affiorare la tela grezza tra le campiture di colore; un esempio su tutti è l’opera Giovane donna che si rimette un pattino (1890).
Impression, Morisot rientra nel novero delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’impressionismo, avviate dal Museo d’Orsay di Parigi, ed è un progetto organizzato in collaborazione con il Museo di Belle Arti di Nizza.
A cura di Marianne Mathieu, massima esperta dell’opera di Berthe Morisot e della storia dell’impressionismo, la mostra è organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e da Electa, con il sostegno della Regione Liguria e del Comune di Genova, unito al patrocinio dell’Ambasciata di Francia. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile collegarsi al sito web www.palazzoducale.genova.it .
Leggi anche: Festa del Cinema di Roma, le mostre della diciannovesima edizione