“It ends with us”: il controverso caso del nuovo film con Blake Lively e Justin Baldoni
Il 21 agosto uscirà al cinema “It ends with us – Siamo noi a dire basta“, l’attesissimo film con protagonisti Blake Lively e Justin Baldoni (anche regista), tratto dal bestseller di Colleen Hoover.
Il libro omonimo della scrittrice americana, pubblicato nel 2016, è diventato un vero e proprio caso letterario, avendo venduto più di un milione di copie in tutto il mondo negli ultimi mesi, anche e soprattutto grazie a “BookTok“, la comunità dell’app TikTok incentrata su libri e letteratura.
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La trama
Lily Bloom, l’eroina del libro, interpretata da Blake Lively (amatissima nella serie “Gossip Girl” o nel film “Adaline – Eterna giovinezza“), è una giovane donna americana che, dopo un’infanzia segnata dalla violenza domestica, trova la forza di trasferirsi a Boston per realizzare il suo sogno: aprire un particolare negozio di fiori. Lily incontra Ryle Kincaid (Justin Baldoni), neurochirurgo affascinante e carismatico. Il loro incontro porta rapidamente a una relazione appassionata, destinata a diventare un vero e proprio tormento. Da un lato, perché Ryle nasconde una personalità molto più oscura e violenta che gli ricorda la relazione dei suoi genitori, e dall’altro perché il suo primo amore, Atlas Corrigan (Brandon Sklenar, noto per i suoi ruoli in “Mapplethorpe” e “Vice“), tornerà improvvisamente nella sua vita.
“Forte, divertente e intelligente”
Se alcuni lettori si dicono insoddisfatti del cast, una scelta vincente del film sembra già essere quella di Blake Lively per il ruolo di Lily Bloom. L’autrice del libro, Colleen Hoover, spiega che la “forza più impressionante” dell’attrice è “la sua capacità di trasmettere i conflitti interni e le sfide esterne del suo personaggio con tante sfumature e sottigliezze“.
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Blake Lively porta infatti un nuovo sguardo in Lily Bloom, una certa retrospettiva sulle situazioni, con maturità e vulnerabilità. Facendo percepire perfettamente la sua felicità quando apre il suo negozio e il disagio e la paura di fronte al comportamento tossico e violento del suo coniuge.
Anche Justin Baldoni, coprotagonista ma anche regista, ha elogiato il modo in cui la Lively interpreta Lily: “Forte, divertente e intelligente, tutto ciò che ci si aspetta da un’eroina femminile“.
La polemica
Quando “It ends with us” ha raggiunto un successo mondiale, era stato oggetto di numerose polemiche per quanto riguarda il modo in cui viene trattato il tema delle relazioni malsane. La storia è spesso presentata come un triangolo amoroso tra Lily, Ryle e Atlas ma questo estremo riassunto risulta ingannevole. Il cuore della storia è il rapporto tra Lily e Ryle, che diventa tossico a poco a poco, fino ad una vera violenza fisica sulla giovane protagonista, già vittima di abusi nella sua infanzia. La storia procede con una lentezza e una sottigliezza tale che i lettori si ritrovano comunque sorpresi nello scoprire il vero carattere di Ryle, che distrugge l’aspetto romantico della vicenda.
L’autrice, Colleen Hoover, è stata anche molto criticata per l’idea di vendere un libro da colorare ispirato al suo romanzo. Nonostante le opere dell’autrice siano molto seguite e apprezzate dagli appassionati del genere “young adults“, questo prodotto ha incontrato, contro ogni aspettativa, una forte resistenza per una ragione morale: il pubblico ha accusato la Hoover di cercare nuovi modi per lucrare sulla delicata questione della violenza domestica.
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“It ends with us” si preannuncia già come il successo romance dell’estate, con il poster e trailer passionali e sentimentali. Eppure è importante ricordare che, nonostante le scelte di marketing da grande storia d’amore romanticissima e l’entusiasmo di alcuni lettori, si tratta prima di tutto di un film su relazioni tossiche e violenza domestica.