“Amen”, intervista a Simone Guarany
”Amen”, film diretto dall’emergente Andrea Baroni e prodotto da Fandango, arriva oggi in anteprima al cinema Giulio Cesare di Roma (l’uscita in tutta Italia sarà il 27 giugno), dopo la prima presentazione a Milano al Citylife Anteo del 21 giugno e soprattutto quella al Torino Film Festival 2023. Una pellicola interessante con un cast che mixa l’esperienza di attori come Luigi Di Fiore, Paola Sambo e Silvia D’amico a nuovi attori e attrici come Grace Ambrose, Valentina Filippeschi, Simone Guarany e Francesca Carrain.
In un casolare di campagna, ancora fermo nel tempo, vive una famiglia estremamente religiosa, ancorata alle proprie tradizioni e alle scritture. Un padre padrone (Luigi Di Fiore) che spadroneggia sulle tre figlie che non hanno mai lasciato il suo tetto. A sconvolgere la loro vita arriva Primo, misterioso nipote della nonna Paolina, interpretato da Simone Guarany, con cui abbiamo scambiato qualche chiacchiera.
Attore di cinema e teatro, in quest’ultimo ambito si sta specializzando anche nel ruolo di regista e nella scrittura. Lo avevamo lasciato (QUI l’ultima intervista) alle prese con lo spettacolo di Edoardo Sylos Labini “Il Sistema”, tratto dal best seller scritto dall’ex magistrato Luca Palamara insieme al giornalista Alessandro Sallusti.
Il suo curriculum recita parti in “Vite Parallele”, di Antonio Nobili e “Riccardo III”, di Riccardo Merlini, ma anche in “War: La Guerra desiderata” regia di Gianni Zanasi, ne “Il Regno” regia di Francesco Fanuele, “Bangla” di Phaim Bhuiyan. Attore giovane ed emergente. Ma non troppo.
Tutto pronto per il tuo ritorno, questa volta in grande, sul grande schermo. Come è andata questa nuova esperienza dopo il tanto tempo passato sul palco dei teatri?
Amen è stato un progetto ambizioso e coraggioso. Di punto in bianco siamo stati catapultati in un altro mondo senza tempo, era estate faceva caldissimo. Per un mese abbiamo vissuto in una realtà parallela bellissima, un’esperienza che non dimenticherò mai. Quando è arrivata la notizia dell’uscita del film è stato davvero emozionante, è bello quando finalmente puoi raccogliere i frutti del tuo lavoro. Per quanto riguarda il teatro è sempre li, non potrei vivere senza il palcoscenico. Ho tantissimi progetti cui sto lavorando, il primo lo potremo vedere dal 14 Ottobre al Cometa Off con Matteo Cirillo e Leonardo Bocci per la regia di Licia Amendola.
Un cast giovane diretto da un emergente come Andrea Baroni. Una bella scommessa per tutti.
Si, come dicevo abbiamo tutti scommesso qualcosa e devo dire che abbiamo vinto. Il film va oltre ogni mia aspettativa e soprattuto si impone come un unicum all’interno di un sistema cinematografico ormai stantio. Questo succede quando si scommette sui giovani talenti.
Un personaggio particolare. Primo, un personaggio forte forse anche bestiale in alcuni tratti. Con alcune scene particolari che non spoileriamo, le quali sono sempre uno scoglio per gli attori. Parlaci di come l’hai preparato.
È stato un percorso lungo durato mesi per me. Ho dovuto perdere diversi kg per arrivare alla forma necessaria per avvicinarmi a Primo. Il primo scoglio è stato appunto quello della dieta, mangiavo praticamente solo cose liquide e andavo a correre tutti i giorni. Quando poi siamo arrivati sul set mi sono del tutto avvicinato a quella vita bucolica e quasi bestiale. Ero sempre seduto nel fango e nel fieno a contatto con la terra. E’ stato rigenerante, la sera quando facevo la doccia ci mettevo tantissimo prima di pulirmi da tutta la terra che avevo accumulato nella giornata. Man mano che passavano i giorni la mia postura cambiava è stata per me una vera e propria trasformazione a quel punto determinate scene non sono state un problema, non ero quasi più io.
Altri progetti? Anche per quanto riguarda la regia e scrittura per il teatro che nell’ultima chiacchierata che ci siamo fatti per TheWalkOfFame Magazine era praticamente il tuo orizzonte a breve termine.
Stiamo lavorando per riportare in un grande teatro Caso, Mai, avremo notizie certe per il 2025, è stata la mia prima regia e non vedo l’ora. A Ottobre sarò in scena al fianco di due attori cui sono molto legato, racconteremo una storia che parla di Pena di morte, ovviamente sempre attraverso una serie di risate taglienti. In questi giorni sto preparando la mia prima regia al cinema ma non posso ancora dire nulla, solo che sono molto felice di aver trovato una produzione che crede in me e mi aiuta in tutto. Per questo devo anche e soprattuto ringraziare Umberto Marino, che per me è diventato quasi un mentore.