Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 18 al 24 marzo
Pronti per una nuova settimana di debutti, cari appassionati della ribalta teatrale?
Sì?
Ecco i nostri soliti consigli.
Meno tre, meno due, meno uno…
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Un interno familiare, un viaggio in una condizione, quella della depressione, condivisa ormai da moltissime persone: dal 22 al 28 marzo, all’Argentina, torna “L’origine del mondo”, quello che a tutti gli effetti può essere considerato un classico del nuovo teatro italiano, nonché un testo seminale nella brillante bibliografia della drammaturga e regista Lucia Calamaro. In scena, per la prima volta impegnata a recitare un testo non suo, Concita De Gregorio insieme a Lucia Mascino e Alice Redini.
Dal 20 al 31 marzo, al Sistina, sbarca la nuova edizione dell’opera rock più amata di tutti i tempi, “Jesus Christ Superstar”, ormai storico caposaldo nella produzione di Romeo Massimo Piparo. In questa limited edition che celebra i 30 anni dalla sua prima regia di questo classico, ancora una volta un cast d’eccezione, con Lorenzo Licitra nei panni di Gesù, Frankie hi-nrg mc in quelli di Erode e la star internazionale Anggun in quelli di Maria Maddalena.
Una storia enigmatica di tre anime alla deriva, tra relazioni complicate e il misterioso tradimento delle proprie identità sessuali, raccontata con il piglio inafferrabile e inimitabile del geniale Harold Pinter: dal 21 al 23 marzo, all’Argot, la brava Anna Foglietta, con Alessandro Tedeschi e Giulia Perulli, è la protagonista di “Vecchi tempi”, diretto da Filippo Gili.
Non una commedia d’amore ma una commedia sull’amore, in cui l’ossessione per esso diventa quasi ideologia e, quindi, una malattia della mente: partendo da questa considerazione, da stasera al 24 marzo il brillante regista emergente Giovanni Ortoleva mette in scena al Teatro India la sua fantasiosa versione del classico shakespeariano “La dodicesima notte”.
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Stesse date al Vascello per “De Gasperi: l’Europa brucia” di Angela Demattè e con Paolo Pierobon, uno spettacolo che si propone di indagare la statura e la complessità, la luce e le ombre di un uomo che aderì totalmente al suo compito politico.
Una domanda apparentemente semplice, ma che, in un mondo sconvolto da squilibri esistenziali e confusioni d’identità indotte dall’uso massivo dei social, non riesce più a trovare una risposta accettabile, oltre che normale: che cos’è l’amore? È partendo da qui che prende origine “Amore-Il teorema di Sarah”, scritto e interpretato da Milena Mancini e diretto da Vinicio Marchioni, sempre da stasera al 24 all’Off/Off Theatre.
Doppio appuntamento al Teatro Basilica: il 21 e il 22 marzo “Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi”, di Pietro Angelini, in cui il protagonista, durante un periodo di inattività lavorativa come maschera in teatro, fa i conti, tra ironia e disperazione con la sua vita di giovane uomo; il 23 e il 24 marzo spazio a “Paolo Sorrentino vieni devo dirti una cosa” del giovane talento comico Giuseppe Scoditti, un racconto che, pur partendo dal mondo dello spettacolo, si trasforma in una storia universale sulla forza dei sogni e sulle difficoltà, soprattutto per le nuove generazioni, di poter realizzare i propri obiettivi.
Da stasera al 23 marzo, al Teatro Tor Bella Monaca, “Finché mela non ci separi”, testo (ispirato dall’immortale “Il diario di Adamo ed Eva” di Mark Twain) di Lara Balbo e regia di Matteo Milani, anche interpreti con Federico Tolardo, in cui viene posta l’attenzione sull’unico vero motore che unisce gli esseri umani per quanto diversi possano essere: l’amore.
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Dal 22 al 24 marzo, al Teatro Tordinona, è in cartellone “Petrov” di Luca Milesi, ispirato alle vicende del tenente colonnello dell’esercito sovietico Stanislav Efgrafovic Petrov, che nel 1983, all’apice della Guerra Fredda, impedì lo scoppio di un conflitto nucleare grazie al suo acume tecnico ma soprattutto grazie alla sua straordinaria sensibilità di uomo. Sul palco Luca Di Cecilia, Maria Concetta Liotta e lo stesso Luca Milesi.
Dal 21 al 24 marzo, al Marconi, uno dei classici per eccellenza del teatro occidentale, “Medea” di Euripide, nella versione diretta e interpretata da Caterina Costantini.
Doppio appuntamento anche a Lo Spazio: stasera e domani, “Rogne” di Daniele D’Arcangelo e Luca Refrigeri, che debutta mettendo in scena le strampalate vicende di un direttore artistico di un teatro impegnato a non deludere le aspettative del suo pericoloso datore di lavoro; dal 22 al 24 marzo, invece, sarà la volta di “E alla fine esplosero le supernove” di Leonardo Zarra e Faysa Mohamed, la storia di un giovane padre single senza entusiasmo e di sua figlia, una bambina prodigio che soffre di mutismo selettivo.
Da stasera al 31 marzo, infine, al Teatro De’ Servi, è in programma “Mi è scappato il morto”, brillante commedia scritta e diretta da Andrea Bizzarri.