“Io sono Babbo Natale”: l’ultima interpretazione di Gigi Proietti
“Io sono Babbo Natale” è una piacevole commedia natalizia per famiglie che ha assunto un valore nostalgico particolare: si tratta dell’ultimo film di Gigi Proietti.
Quella nel film di Edoardo Maria Falcone – che andrà in onda in prima serata questo 19 dicembre su Rai2 – è infatti l’ultima interpretazione cinematografica dell’immenso Gigi Proietti, affiancato da Marco Giallini in una storia di commozione e divertimento.
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Proietti non ha mai assistito alla proiezione del suo ultimo film: girato a gennaio 2020, “Io sono Babbo Natale” sarebbe dovuto uscire a dicembre dello stesso anno ma le chiusure del cinema in seguito alle disposizioni anti-Covid hanno fatto slittare il tutto al 3 novembre 2021. Circa un anno dopo la morte di Gigi Proietti, deceduto nel giorno del suo ottantesimo compleanno, il 2 novembre 2020.
Il suo ultimo ruolo lo vede vestire i riconoscibilissimi e amati panni di Babbo Natale, alias Nicola Natalizi. Un Babbo Natale un po’ sornione che per via dei suoi acciacchi si è trasferito dal Nord Europa a Roma, in cerca di un clima più mite e congeniale alla sua salute.
Ma procediamo per gradi: nel 1975 Ettore è un bambino arrabbiato e deluso per non aver trovato regali sotto l’albero. Scrive una lettera a Babbo Natale dicendo di voler prendere il suo posto.
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Nel 2019, Ettore Magni (Marco Giallini) è un delinquente appena uscito di prigione con due anni d’anticipo per buona condotta. Ma le cose sono cambiate: non è più il benvenuto nel covo della sua banda e tanto meno a casa della sua ormai ex e di sua figlia. Si ritrova dunque dormire in un parco nella sua prima notte di libertà.
Finché non passa un anziano signore (Gigi Proietti) che gli offre dei soldi e lo invita a casa. Ettore ne approfitta per rapinarlo ma scopre, con grande cinismo, che Nicola Natalizi è Babbo Natale, trasferitosi a Roma dalla Lapponia a causa dei reumatismi dovuti al troppo freddo.
Affrontando i traumi della sua infanzia, Ettore si ritroverà incastrato da Babbo Natale che lo sceglie come suo erede, ma si tratta di un Babbo Natale alla Gigi Proietti. Dunque, più che di una scelta si tratta quasi di un’imposizione o di un ricatto. Che però si rivela una sentita esperienza che permetterà ad Ettore di riavvicinarsi all’ex moglie e di conoscere sua figlia.
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L’alchimia della coppia Giallini – Proietti (affiancati da Barbara Ronchi, Daniele Pecci, Antonio Gerardi e Giorgia Salari) risulta perfetta nel trainare la magia e l’incanto del Natale nel solco della commedia nostrana.
Gigi Proietti è un Babbo Natale che si cala completamente nella bellezza di una Roma addobbata per le feste, un uomo alla mano e senza peli sulla lingua. Ma soprattutto è un Babbo Natale stanco, che a malincuore si vede costretto ad accettare di non poter essere immortale, di dover lasciare il suo posto – cui ha consacrato la sua intera vita – a qualcun altro, facendosi da parte e passando il testimone.
In una commedia semplice e piacevole, è impossibile percepire una nota di amarezza con la dura consapevolezza che si tratti dell’ultima interpretazione del Gigi nazionale, che da lì a poco sarebbe davvero scomparso dalle scene, lasciando un ricordo indelebile in generazioni e generazioni di spettatori.
(Foto: Rai)