“Sesto potere: nascita di una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta”, lo spettacolo teatrale di Davide Sacco
Si è svolta ieri la conferenza stampa di presentazione dell’ultimo capolavoro di Davide Sacco con Francesco Montanari, Cristiano Caccamo, Nina Torresi e Matteo Cecchi e con produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, LVF – Teatro Manini di Narni e Teatro Comunale di Sulmona “Maria Caniglia”.
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Con le scene di Luigi Sacco, i costumi di Valeria Pacini e le musiche di Davide Cavuti, “Sesto potere: nascita di una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta”, debutterà il 10 dicembre al Teatro Manini di Narni e sarà in tournée nazionale da Roma a Sulmona, fino ad arrivare in Puglia a febbraio 2024.
Dopo il quarto potere della stampa e il quinto potere della televisione, un sesto potere, molto più sottile, molto più infimo, scivola tra gli smartphone, nelle notifiche Facebook e nelle stories su Instagram. Un potere invisibile, come è sempre invisibile chi lo comanda ed è sempre ignoto perché lo fa. Un pericolo nelle nostre mani, un lavaggio del cervello continuo, forse, un potere da cui nessuno di noi può scappare.
Una manipolazione sociale, virale – per usare i termini più adatti -, che avviene per mano (o parola) dei social network. Una rete fitta di informazioni che ci tiene costantemente connessi e sollecitati da una forza che agisce sulle nostre menti ed esercita un potere di cui non si conosce la reale portata. Su questo e ancor più sulla vacuità di questi mondi indaga il nuovo testo di Davide Sacco, già autore de “L’uomo più crudele del mondo”, pronto al debutto di “Sesto Potere”.
“Innanzitutto, grazie alle maestranze, agli attori, alle produzioni, ai teatri che ci ospiteranno in questa stagione e a tutte le persone che stanno lavorando a questo progetto – ha affermato il regista Davide Sacco – Sesto potere è il secondo capitolo della trilogia de La ballata degli uomini bestia ed è un prosieguo del pensiero di quarto potere e quinto potere. Raccontiamo la storia di un tempo contemporaneo in cui non conosciamo più la differenza del rapporto con noi stessi e con l’altro.
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Si tratta di un momento storico in cui l’essere umano è alla mercé dello sconosciuto ed è in pericolo costantemente. Il nemico non può più essere affrontato fisicamente; ora esso aleggia nel web, nei rapporti con il cellulare, distruggendo tutti quei sensi di giustizia e di morale della società. Attorno crea una generazione senza valori applicabili in maniera diretta. La generazione che racconto è una generazione di piranha che sbrana, con estrema vigliaccheria, il prossimo”.
Ricatti, conflitti generazionali, potere politico, tutti questi elementi immersi in un’atmosfera thriller vissuta da una generazione incattivita.
“Io interpreto Walter Malosi, un giornalista politico da battaglia che tiene il podio nel grande ring della maratona elettorale – ha esordito Francesco Montanaro – È un giornalista senza peli sulla lingua e che non ha timore di schierarsi in nome della verità e della solidità etica. Il testo dello spettacolo scritto da Davide Sacco è intervallato da un altro ambiente dove ci sono questi ragazzi interpretati da Cristiano Caccamo, Nina Torresi e Matteo Cecchi, che sono stati assoldati come mercenari da un movimento partitico per veicolare le elezioni e il voto. Da lì succederà di tutto”.
Presenti alla conferenza stampa anche i tre attori citati da Montanaro i quali hanno descritto l’anima di ciascun personaggio interpretato e la relativa missione sul palco.
“Siamo tre moderni malviventi – ha aggiunto Matteo Cecchi – Manipoliamo da dentro un garage e cerchiamo di aiutare un partito rispetto ad un altro e poi tutto ciò si rivelerà una lotta contro Malosi, il conduttore televisivo”.
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“Ci muoviamo per un senso comune e dopo si instilleranno nei personaggi delle motivazioni personali – ha incalzato Cristiano Caccamo – rappresentiamo una generazione diversa e i suoi comportamenti”.
“Siamo un trio di balordi che ha in mano il potere di influenzare le notizie che poi passano nelle televisioni e all’interno dei salotti. Inoltre, abbiamo la possibilità di cambiare il pensiero della gente. In realtà lo facciamo senza avere una vera ideologia politica dietro ma per colmare un vuoto. Nel mio caso, il mio personaggio avrà l’occasione di interfacciarsi con un trauma del passato e potrà rifarsi contro questo giornalista che ha usato il potere della televisione per aumentare gli ascolti a discapito della vita di una bambina”. Così ha concluso l’attrice Nina Torresi svelando dei dettagli molto intriganti sulla trama.