Festa del Cinema di Roma: Isabella Rossellini riceve il Premio alla Carriera
Isabella Rossellini è stata insignita del Premio alla Carriera della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il riconoscimento le è stato consegnato da Gian Luca Farinelli, Renzo Arbore e Alice Rohrwacher nel corso di una masterclass tenuta dall’artista.
Difficile definire la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini con un termine più specifico: Isabella Rossellini è un’artista poliedrica e anticonformista.
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Le parole degli amici
Durante la cerimonia nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, a fare gli onori di casa è il produttore e restauratore Gian Luca Farinelli che comunica di star vivendo “forse il momento più emozionante della mia vita” nel premiare una donna eccezionale sotto vari aspetti, figlia della Storia del Cinema, capace di raccontare il nostro mondo in una maniera completamente sua.
Il suo amico Renzo Arbore si è detto orgoglioso di consegnarle il riconoscimento “non per la grazia ma per le grazie con cui eserciti tutti i tuoi talenti“. La Rossellini lo invece ringrazia: “Ho iniziato a lavorare con Renzo Arbore che mi ha insegnato la grazia e l’allegria, ne ho fatto un motivo della mia vita. Come spesso dico: la curiosità è il mio motore ma il carburante sono le risate. E questo l’ho imparato da te.“
Alice Rohrwacher, che ha avuto l’onore di dirigerla nel suo ultimo film La chimera, si lascia invece andare all’emozione in un sentito discorso – scrivendo per la prima volta sul suo quaderno dei sogni – che riportiamo di seguito:
“Cara Isabella,
quanta festa in questo nome. I tuoi genitori erano sulla bocca di tutti: maestri, scandalosi, esemplari. Ma a conoscerti tutto ciò non sembra essere stato un peso per te o una condanna: standoti accanto sembra che tu l’abbia vissuta come una meravigliosa coincidenza.
Sei nata: questo è quello che ti interessa, la vita nel suo manifestarsi. Sei abituata a condividere: da subito, sin da quando eri solo due cellule hai condiviso la pancia della mamma con tua sorella, la splendida Ingrid. Hai condiviso i tuoi genitori con tutti noi, con un intero popolo. Hai condiviso con il mondo la tua scanzonata, lunare bellezza e hai mantenuto uno spirito leggero, curioso e libero.
È la vita che ti interessa, cara Isabella, la vita nel suo fluire, nella sua metamorfosi. La metamorfosi che dal seme germoglia, del corpo che muta, la metamorfosi dei riccetti di lana delle tue pecore che diventano dei maglioni che tu fai.
Siamo portati a pensare che le icone siano qualcosa di fisso, di mummificato. Ecco tu ci racconti e ci dimostri il contrario. Si può essere un’icona senza rinunciare a essere vivi.“
La masterclass di Isabella Rossellini
Quella di Isabella Rossellini alla Festa del Cinema di Roma è stata letteralmente una lectio magistralis: si è seduta ad una scrivania per illustrare al pubblico “come sono diventata una regista, non da adulta ma da vecchia“.
Un racconto, una lezione tenuta accompagnando per mano gli ospiti in sala all’interno della sua vita, con una leggerezza, un’autoironia e una chiarezza pensate soprattutto per farsi conoscere dai più giovani e da un pubblico misto – basti pensare che ha precisato che l’identità dei propri genitori – che stupiscono di fronte ad un’icona del mondo dello spettacolo. Ad aiutarla la proiezione di foto e clip.
Così Isabella illustra gli esordi della sua carriera: prima di tutto quella da regista nel terzo millennio con la preziosa collaborazione e influenza di Guy Madden, con il suo ritorno alle origini del cinema. Con lui realizzerà “My dad is turning 100 years old” con cui celebra il centenario di Roberto Rossellini: sua l’idea di farle interpretare personalmente tutti i personaggi per spiegare come non si tratti di un documentario bensì del racconto di una figlia.
Poi l’approccio registico alla sua passione fin da bambina: l’etologia (la scienza che studia il comportamento degli animali) in cui si laurea quando il suo agente la abbandona, varie agenzie le dicono che non saprebbero cosa farsene di un’icona e Lancome le fa scoprire senza troppi filtri di essere troppo vecchia per le pubblicità.
Isabella Rossellini racconta anche la sua carriera nella moda: a partire da uno scatto che pensava sarebbe stato un aneddoto da raccontare ai suoi futuri nipotini, è apparsa su oltre 500 copertine, di cui ben 39 su Vogue. Fieramente mostra l’ultima, quella di Ottobre 2023, che la mostra senza correzioni o filtri: “dopo tutte le mie operazioni per la schiena, non voglio infliggermi altro dolore con la chirurgia estetica. Non sono contraria: io penso che ognuna sia libera di utilizzarla, ma anche io voglio essere libera di mostrare le mie rughe.”
Dalla moda al cinema: il fotografo Richard Avedon la convince di come posando per lui – che fotografa le sue emozioni, non le sue belle labbra – in realtà non sia molto lontana dalle attrici del cinema muto. Da allora, grazie anche alla famigliarità che gli americani avevano con il suo volto nelle riviste, inizia a lavorare con i più svariati registi internazionali.
Letteralmente a lavorare con loro: un’attrice deve dar forma all’idea di un regista ma riuscire ad aggiungere del suo per creare insieme. Come fece sua madre con Ingmar Bergman, ma non riusciva a fare con Rossellini nei cui film apparivano solo frammenti della sua vera essenza.
Fa quasi sorridere la naturalezza con cui si parla di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini come di mamma e papà. D’altronde – come ha sottolineato Alice Rohrwacher – Isabella Rossellini ha dovuto condividere i propri genitori con un popolo intero. E durante l’ora di lezione, lo fa ancora di più: così una figlia d’arte si spoglia di tutto e si mostra autenticamente come solo una figlia.
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Le iniziative della Festa del Cinema di Roma
La Festa celebra il suo talento creativo attraverso una retrospettiva di opere che l’hanno vista protagonista come filmmaker, sceneggiatrice e attrice di straordinario valore.
Accanto ad alcuni successi da interprete famosi in tutto il mondo (da Velluto blu di David Lynch a La morte ti fa bella di Robert Zemeckis fino a La chimera di Alice Rohrwacher), il pubblico può scoprire o riscoprire le serie da lei dirette sul mondo degli animali
(Green Porno, Seduce Me e Mammas), che conciliano brillante ironia e rigore scientifico.
Oltre ad ammirare il documentario My Dad Is 100 Years Old di Guy Maddin, da lei scritto e interpretato per celebrare
il centenario della nascita del padre; rivedere i suoi esordi in televisione ne “L’altra domenica” di Renzo Arbore.
Fra le opere in programma anche Stromboli (Terra di Dio) di Roberto Rossellini, il primo film del cineasta girato con Ingrid Bergman, e Sinfonia d’autunno di Ingmar Bergman, ultimo film interpretato dalla Bergman.
La Festa presenta inoltre A Season with Isabella Rossellini di Marian Lacombe, documentario ambientato tra il set de La chimera e la Mama Farm, l’azienda di agricoltura rigenerativa che Isabella Rossellini ha fondato nel 2013 nello Stato di New York e porta avanti da dieci anni con appassionata determinazione.