“Addio al nubilato 2 – l’isola che non c’è”, a ottobre su Prime Video
Dopo il grande successo del primo capitolo, tornano per una nuova avventura le protagoniste di Addio al Nubilato. Laura Chiatti, Antonia Liskova, Jun Ichikawa e Chiara Francini, dirette ancora una volta da Francesco Apolloni, si troveranno questa volta coinvolte in un inaspettato viaggio on the road. Addio al nubilato 2 – L’isola che non c’è, prodotto da Minerva Pictures in collaborazione con Rai Cinema e Prime Video, vi aspetta, solo su Prime Video, dal 17 ottobre.
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Sinossi
Quando Eleonora (Antonia Liskova) viene scaricata all’altare, la sua luna di miele si trasforma in un viaggio della speranza. Dovrà viaggiare da Nord a Sud per esaudire l’ultima richiesta di suo padre: seppellire in un terreno al confine con la Slovenia una curiosa reliquia. Al suo fianco ci saranno le sue inseparabili amiche Vanessa (Chiara Francini), Linda (Laura Chiatti) e Akiko (Jun Ichikawa). Il loro sarà un indimenticabile viaggio on the road, che, in un vortice di avventure, le farà arrivare fino a una piccola casa-famiglia di Gorizia, dove avranno modo di scoprire nuovi lati delle rispettive personalità che non immaginavano di avere.
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Note di Regia di Francesco Apolloni
In questo secondo film mi sono chiesto come faccio a far diventare le mie quattro protagoniste, belle, benestanti e borghesi, delle “eroine” loro malgrado? Il modo migliore è stato quello di farle incontrare/scontrare, con la cruda realtà: un gruppo di bambini difficili di una casa famiglia. I miei giovani attori provengono quasi tutti da situazioni realmente difficili, c’è un bambino ucraino (Casper) che è scappato dalla guerra, due bambini bosniaci (Messi e Valentino) provenienti da un campo rom, un ragazzo senegalese (Ibra) e uno in transizione (Ilie)…
Il film inizia come una commedia romantica, il matrimonio salta e le ragazze partono per un viaggio on the road con un pulmino, da Roma fino alla Slovenia. Dopo poco però la storia ha un twist, (come spesso accade nella vita reale) quando Ibra a Nova Gorica ruba il pulmino,
e le protagoniste entrano in contatto con i bambini della casa famiglia. Le ragazze prima entrano in crisi, poi a causa della convivenza forzata all’interno della casa famiglia, sono costrette a confrontarsi con le realtà difficili di questi ragazzi. Da quel momento tutto cambia e si trasforma.
Il fil rouge rimane sempre quello dell’inizio della storia, quando la madre della sposa predice alla figlia che un giorno avrà il figlio tanto desiderato, perché come dice Rabbi Nachman: “Tutto accade per il bene”. L’intero film è attraversato da questo spirito jewish, grazie a Rabbi Nachman, Rabbino ucraino (morto in Ucraina nel 1810) a cui molti ebrei oggi sono devoti. È un film sul significato della maternità e sulla famiglia, sull’accettazione e l’inclusione…Perché se vogliamo provare a vivere tutti insieme, dobbiamo lasciar più spazio al sentimento e alla fantasia. Ha il sapore della favola, perché nonostante tutte le difficoltà che incontriamo, dobbiamo continuare a sperare, a credere in un mondo migliore, in un Isola che non c’è.