“L’innocenza del buio”, il romanzo di Lucio Besana e Roberto De Feo edito da Sperling & Kupfer
Dopo il libro “Storie della serie Cremisi”, uscito per Edizioni Hypnos, Lucio Besana torna in libreria, stavolta insieme a Roberto De Feo, con “L’innocenza del buio”. Pubblicato da Sperling & Kupfer all’interno di “Macabre”, la nuova collana lanciata nel 2021 e dedicata agli amanti del terrore pensata in omaggio a Stephen King, il romanzo sarà in libreria e online dal 26 aprile.
Il duo creativo dietro ai film di successo tutti italiani “The Nest (Il Nido)” e “A Classic Horror Story” (Netflix), torna a unirsi per questo romanzo horror ambientato in Italia. In un castello ai confini con la Francia, lo psichiatra infantile Christian Basili, e la sua assistente Sara, hanno raccolto quattro bambini che sembrano ricordare un passato comune avvenuto un secolo prima. Ma qualcos’altro trama nell’ombra della magione, un’entità malvagia pronta a risvegliarsi.
Di questo romanzo, il regista Gabriele Mainetti (“Lo chiamavano Jeeg Robot”) ha detto: “L’horror italiano non è mai stato così poetico e terrificante”.
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La trama
Dopo anni di ricerche, lo psichiatra infantile Christian Basili sembra aver trovato i soggetti che potrebbero avvalorare le sue teorie: quattro bambini che, pur non conoscendosi, condividono gli stessi ricordi di una vita passata. Frammenti sbiaditi degli anni trascorsi tra le due guerre in un castello al confine con la Francia, appartenuto ai coniugi Poitier. Matteo, Miriam, Kevin ed Erica si trasferiscono nel castello insieme a Christian e alla sua assistente Sara. Anche se non subito, l’esperimento si dimostra un successo: i ragazzi rammentano sempre più episodi della loro esistenza di un secolo prima. Memorie felici che presto, però, si rivelano un inganno: una forza oscura infesta il castello, un’entità misteriosa e crudele che vuole ridestarsi e tornare a fare del male.
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Gli autori
Lucio Besana è nato a Merate nel 1982 ed è cresciuto nelle campagne attorno a Milano. Ha iniziato a scrivere ispirandosi alle locandine dei film dell’orrore che, ancora bambino, aveva il divieto di guardare.
Dopo essersi laureato in Psicologia, nel 2009 si è diplomato in regia cinematografica e televisiva alla Civica Scuola di Cinema «Luchino Visconti» di Milano. Tra il 2013 e il 2020 ha lavorato alle sceneggiature dei lungometraggi horror di successo The Nest (Il Nido) e A Classic Horror Story. Nel 2020 ha vinto il Premio Hypnos con il racconto Subotica. Il suo esordio nella narrativa è segnato dall’antologia tematica Storie della Serie Cremisi (Edizioni Hypnos). Insegna sceneggiatura alla Scuola Holden, alla Civica Scuola di Cinema «Luchino Visconti» e all’accademia di animazione e game design e-artsup di Strasburgo. È attualmente impegnato nella traduzione di classici moderni e contemporanei della letteratura fantastica francese e americana. Vive a Strasburgo.
Roberto De Feo è nato a Bari l’8 agosto del 1981. È stato selezionato come regista rappresentante dell’Italia all’edizione 2016 di Biennale College Cinema. Tre anni dopo ha esordito con il suo primo lungometraggio, The Nest (Il Nido), presentato in anteprima mondiale in Piazza Grande al Festival di Locarno 2019, suscitando l’interesse di critica e pubblico italiano e straniero e segnando il record di miglior esordio horror italiano al box office nazionale. Per la stessa pellicola ha ricevuto anche una candidatura ai Nastri D’Argento 2020 come miglior regista esordiente. Nel 2020 ha codiretto la sua opera seconda, A Classic Horror Story. Il film, che è un originale Netflix prodotto da Colorado Film, è stato presentato in anteprima mondiale al Taormina Film Festival 2021, dove ha vinto il premio per la miglior regia e ha ottenuto una candidatura ai David di Donatello 2022.