Roma a Teatro: gli spettacoli dal 21 al 26 marzo
Comincia una nuova settimana ricca di appuntamenti nei teatri romani. E, come di consueto, non possono mancare i nostri suggerimenti per aiutare gli appassionati a non perdersi. Pronti? Meno tre, meno due, meno uno…
Una storia in cui tutto appare al contrario di ciò che realmente è, un suicidio che potrebbe essere un omicidio, personaggi che sembrano tutti nascondere qualcosa e, sullo sfondo, la longa manus della mafia a far paura: questi sono gli ingredienti di “Una storia semplice”, autentico gioiello narrativo di Leonardo Sciascia adattato e diretto da Giovanni Anfuso e interpretato dal grande veterano Giuseppe Pambieri, insieme a Paolo Giovannucci e Stefano Messina. Da stasera fino al 26 al Vittoria.
Un’indimenticabile ritratto dell’incapacità di vivere e di leggere il presente da parte degli esseri umani, tratteggiato con maestria da una delle penne più acute nella storia della letteratura: da stasera al 2 aprile, Rosario Lisma dirige alla Sala Umberto un particolare adattamento de “Il giardino dei ciliegi” di Anton Čechov, ricorrendo ad una messa in scena caratterizzata da un forte ricorso all’illuminotecnica contemporanea tesa a trasformare il palcoscenico in una sorta di “stanza dei bambini”. Da segnalare anche la partecipazione in voce del maestro Roberto Herliztka.
Dal 22 al 26, all’India, la compagnia Fanny & Alexander con “Sylvie e Bruno”, uno spettacolo ispirato all’omonimo libro di Lewis Carroll che condurrà lo spettatore nella dimensione vertiginosa del sogno, svincolandolo dalla percezione ordinaria della realtà.
Stesse date al Parioli per “Teresa la ladra” di Dacia Maraini, un teatro-canzone con i ritmi da operetta che abbraccia 50 anni di storia italiana (dagli anni Venti ai Settanta del secolo scorso) seguendo le vicende buffe e amare di una ladruncola dai tratti quasi clowneschi, interpretata da una funambolica Mariangela D’Abbraccio.
C’è tempo fino al 2 aprile all’Arcobaleno per assistere alla storica edizione dell’intramontabile capolavoro di Aristofane “Le Nuvole”, con la quale la Compagnia Castalia, fondata e diretta da Vincenzo Zingaro, festeggia il 30° anniversario dalla sua nascita. Come da 2400 anni a questa parte, ci sarà da ridere e da imparare grazie alle geniali trovate comiche del commediografo per eccellenza dell’antichità.
Da stasera al 26 marzo al Vascello è in cartellone “Il soccombente” di Thomas Bernhard nella riduzione di Ruggero Cappuccio, che, sfrondando il testo dall’onnipresente invettiva antiaustriaca, fa emergere temi più universali come le contorte dinamiche dei rapporti familiari e di amicizia o il mistero del fallimento universale dell’uomo. Con Martino D’Amico, Francesca Gabucci e Sandro Lombardi.
Medesima programmazione temporale al Belli per il debutto assoluto di “Se dovessi tornare” di Ester Palma e Giovanna Biraghi, con la regia di Diego Andrea Giuliani, una commedia nera, brillante e satirica che vede due giovani donne e un uomo rinchiusi nello stesso scantinato.
Dal 23 al 26, al Basilica, la compagnia Nest si cimenta con originalità in uno dei vertici della drammaturgia pirandelliana, “Il berretto a sonagli. ‘A nomme ‘e Dio”, nell’adattamento e traduzione dall’originale in siciliano di Francesco Niccolini.
Due giorni, oggi e domani, al Cometa Off per “Nannarè”, l’emozionante monologo scritto e interpretato dalla brava Giulia Ricciardi, in cui una prostituta di età matura si racconta senza falsi pudori denunciando la violenza e le vessazioni subite nel corso di un’esistenza travagliata e piena di dolore.
Ultima segnalazione per “Mi sono scordata”, con Giorgio Latini, Ottavia Bianchi e Giacomo Ronconi, dal 24 al 26 marzo all’Altrove Teatro Studio, una sorta di viaggio musicale che vuole evidenziare quanto le sette note siano importanti nelle nostre vite e quanto possano contribuire a rendere unici certi momenti.