Nick Cave contro Chat Gpt e l’Intelligenza artificiale
“Una grottesca presa in giro di ciò che significa essere umani”. Questo il parere di Nick Cave, musicista e compositore, su una canzone scritta dal software di intelligenza artificiale Chat Gpt – al centro da settimane di un dibattito tra esperti e utenti – “nello stile di Nick Cave” e commissionata da un utente.
Cave, come riporta The Guardian, ha espresso il suo parere sul sito The Red Hand Files che spesso utilizza per parlare di vari argomenti e per rispondere ai quesiti posti dai fan.
Tale Mark, da Christchurch, in Nuova Zelanda, gli ha scritto: “Ho chiesto a Chat Gpt di scrivere una canzone nello stile di Nick Cave e questo è ciò che ha prodotto. Cosa ne pensi?”.
Aggiungendo dopo il messaggio, il testo di una canzone. “Con tutto l’amore e il rispetto del mondo, questa canzone è una schifezza, una grottesca presa in giro di ciò che significa essere umani e non mi piace molto”, gli ha risposto l’artista che sta scrivendo i brani del nuovo disco.
“Non provo lo stesso entusiasmo per questa tecnologia – ha aggiunto – capisco che Chat Gpt sia agli inizi, ma forse questo è l’orrore emergente dell’Intelligenza artificiale: che sarà per sempre agli inizi, poiché avrà sempre più strada da fare”. Cave ha poi definito Chat Gpt un esercizio di “replica come parodia”, “scrivere una buona canzone non è imitazione, o replica, è il contrario”, ha infine osservato. Perché “le canzoni nascono dalla sofferenza e gli algoritmi non soffrono”.