Malika Ayane canta le geometrie del ricordo sotto la luna di “Cats”
Canta sotto una luna proiettata sul palco del Sistina. Mentre un’altra luna si muove sospesa sugli spettatori grazie a uno dei tanti “giochi di prestigio” introdotti in scena. E mentre un’altra luna ancora – quella vera – si fa piena per attendere gli spettatori all’uscita del teatro. La sua voce è calda, coinvolgente, a tratti roca, ruvida, per dare le sfumature del suo personaggio attraverso le geometrie del ricordo. Ha debuttato ieri sera il musical “Cats” con una talentuosa Malika Ayane nei panni di Grizabella. Il musical di Sir Andrew Lloyd Webber tratto dagli scritti di Thomas Stearns Eliot è stato accolto con entusiasmo dal pubblico, dalla prima all’ultima nota.
Malika-Grizabella e nel branco è quella tagliata fuori, è triste e vive con disagio la sua condizione. Un’eroina emarginata, esclusa, assolutamente contemporanea. L’ambientazione è Roma non la Londra dell’originale, e la scenografia firmata da Teresa Caruso è particolare, una “discarica” particolare dove i gatti più famosi del palcoscenico si muovono tra opere d’arte e reperti archeologici giganti e dove Grizabella diventa una gatta capitolina tra consapevolezze magiche e malinconia. “Con questo ruolo”, aveva detto alla vigilia, “spero di riuscire ad affermare molto intensamente sul palco il diritto che ognuno ha di esistere come gli altri, perché da sempre mi interessa il diverso, l’escluso”.
Movimentata la regia di Massimo Piparo che si sovrappone a un impianto originale e, a 40 anni dal debutto a Broadway, adatta in italiano le musiche di Webber e testi del premio Nobel Thomas Eliot. Il musical è vincitore di oltre 30 premi, tra cui 7 Tony Award e 1 Grammy, ed è uno dei musical più rappresentati al mondo.
La produzione, targata Peep Arrow Entertaiment, mette in gioco un equilibrio di ballerini, luci, cori e orchestra. Coinvolgente la musica dal vivo come rileva l’agenzia 9colonne con l’orchestra super applaudita. Direzione musicale e programmazione dei suoni originali di “Cats”, sono state affidate al maestro Emanuele Friello, direttore di tutti i grandi successi firmati da Piparo, che annovera nel proprio curriculum “giovanile” la militanza all’interno dell’orchestra originale di “Cats” nel West End londinese.
Sul palco il pubblico ha visto muoversi gli artisti come veri felini, tutti sottoposti a lunge sedute di trucco, in collaborazione con M·A·C Cosmetics, per una metamorfosi sorprendentemente realistica in un trionfo di miagolii, nasi neri, baffi, lunghe code e zampe felpate. La storia, riscritta tra i vicoli di Roma, ricalca l’originale: in una speciale notte dell’anno, tutti i gatti del Jellicle si incontrano al Ballo Jellicle dove Old Deuteronomy (Fabrizio Corucci) il loro saggio e benevolo capo, sceglie e annuncia chi di loro potrà rinascere a una nuova vita da Jellicle. Ma la festa felina è turbata da due eventi: il rapimento di Old Deuteronomy e l’apparizione di Grizabella (Malika Ayane), l’affascinante gatta-glamour che, dopo aver lasciato i Jellicle per esplorare il mondo, soffre l’esclusione e il rifiuto del branco e lancia il suo appello disperato e malinconico con la struggente “Memory”.
Tanti ancora i personaggi caratteristici che popolano il Musical, tra gli altri il vecchio Gus (Fabrizio Angelini), un tempo celebre per la sua carriera di attore e l’appariscente Rum Tum Tugger (Luca Giacomelli Ferrarini), che vuole sempre essere al centro dell’attenzione. E ancora, il geniale Munkustrap (Sergio Giacomelli), che mette il suo coraggio a disposizione di tutti i membri della tribù, Mr. Mistoffelees (Pierpaolo Scida), il gatto ‘in smoking’ capace di compiere strabilianti magie, Bustopher Jones (Jacopo Pelliccia) e la coppia di abili ladruncoli Mungojerrie (Simone Ragozzino) e Rumpleteazer (Rossella Lubrino).
“A questo spettacolo hanno lavorato oltre 70 persone”, ha ricordato Piparo dal palco a fine serata.