Diabolik, il ritorno di Ginko firmato Manetti bros
I fratelli Manetti torneranno sul grande schermo con il secondo capitolo dedicato a uno dei ladri più famosi di sempre. Il 17 novembre uscirà al cinema “Diabolik – Ginko all’attacco!” che vedrà alcune novità importanti anche nel cast.
Luca Marinelli sarà sostituito dall’italo-canadese Giacomo Gianniotti, famoso per aver interpretato il dottor Andrew De Luca in “Grey’s Anatomy“, mentre Miriam Leone continuerà ad interpretare la bellissima Eva Kant, il cui ruolo nel primo capitolo le permise di concorrere al David di Donatello come migliore attrice.
Valerio Mastandrea interpreterà l’ispettore Ginko, mentre Monica Bellucci vestirà i panni di Altea, la sua eterna fidanzata. I motivi del cambio del protagonista non sono ancora chiari ma forse sulle spalle di Luca Marinelli hanno pesato troppo i giudizi contrastanti della critica.
La trama ancora non è stata svelata. Quello che è sicuro è il soggetto nato dalle menti dei Manetti bros e Mario Gomboli, tratto dalla storia originale di Angela e Luciana Giussani, e che la sceneggiatura è a firma sempre dei fratelli Manetti e di Michelangelo La Neve.
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Tra le poche voci trapelate ci sono quelle di Gianniotti che per la prima volta si misurerà sul grande schermo in patria. Nell’intervista rilascita ad Esquire Italia ha affermato che nel film “Si capisce dove è cresciuto, come è nata la sua figura e tutto quello che l’ha influenzato per farlo diventare il re del terrore». Inoltre, «la storia del primo film aveva meno azione, mentre quella dei miei due ne ha di più, quindi ci sono molti più stunt. Ma non è merito mio, è che sono altre storie».
Se per il primo capitolo l’attesa era stata lunga a causa della pandemia, ora i fans della coppia di ladri più famosa dei fumetti hanno “solo” 4 mesi di attesa. La 01 Distribution ha infatti da poco presentato il primo poster del nuovo film di Diabolik che segue di pochissimo il primo capitolo. Il primo film, nonostante i pareri discordanti, è riuscito a portare a casa un David di Donatello e un Nastro d’argento, entrambi per la Migliore canzone originale di Manuel Agnelli con “La profondità degli abissi“.