Nicoletta Mantovani ricorda Pavarotti: mi ripeteva di non sprecare neanche un minuto della mia vita
“La morte di Luciano è stata un trauma fortissimo. In un colpo solo non è venuto a mancare solamente un marito e il padre di mia figlia, ma una parte importantissima di me. Fu come se mi avessero tagliato a metà”. E’ una Nicoletta Mantovani che si confida a cuore aperto, quella immortalata dalle telecamere di “Grande Amore”, trasmissione di Rai3.
La moglie di Luciano Pavarotti ricorda i momenti successi alla morte di colui che, secondo i più, è stato il più grande tenore della storia della musica. “Ho passato un paio di anni come se non avessi vissuto, periodo che ho potuto superare solo grazie alla mia famiglia e ai miei amici straordinari. E’ stato veramente complesso”.
“Una delle cose più belle di Luciano è quello che ha sempre pensato fino all’ultimo secondo della sua vita, cioè che il mondo fosse un bellissimo posto cui vivere e che non andasse sprecato un minuto della vita in qualcosa di negativo”
“Erano sei o otto mesi che stavamo insieme e scoprimmo che ero malata di sclerosi multipla. Ricordo la sera, tornando a casa dal medico, che pensavo di andare via per togliergli un peso. Mi diede la prova d’amore più grande io abbia mai ricevuto. Mi disse: ‘fino a questo momento ti ho sempre amata tantissimo ma ora ti adoro e questa cosa resterà nostra, rimarrà tra noi e ce la faremo‘. Da un lato mi fece molto felice ma dall’altro credevo che fosse impossibile. Lui faceva in modo che io non mi piegassi mai alla malattia. Mi ha sempre detto che la mia vita sarebbe stata bellissima. E’ impagabile avere al fianco una persona così, che ti da possibilità di sognare ancora”.