“Diario di una escort per caso. Tratto da una storia vera”, il libro di Eliana Ferro è il racconto di una scelta
“Diario di una escort per caso. Tratto da una storia vera” di Eliana Ferro è il racconto di una scelta, scandita cronologicamente attraverso anni di dure prove a cui la protagonista si sottopone per sopravvivere.
L’autrice presenta la vicenda di Adriana offrendole la possibilità di raccontarla in prima persona: come troppe donne ella deve subire le violenze dell’uomo che avrebbe dovuto amarla e rispettarla. Suo marito, infatti, le rende la vita un inferno tra abusi fisici e verbali, e quando comincia a prendersela anche con i loro tre figli, Adriana sa che è giunta a un bivio cruciale.
Pur se ferita e umiliata, la donna cerca di rialzarsi e scappa via dal marito; sono mesi difficili, lei si ritrova presto senza soldi ed è così che quel pensiero che aveva solo accarezzato diventa sempre più pressante nella sua mente. Adriana decide di diventare una escort, e cambia il suo nome in Jessica per mettere distanza dalla sua vecchia sé stessa, che ormai non può più sopravvivere nella nuova realtà in cui ha scelto di vivere. «Ho ucciso la persona perbene, studiosa, ambiziosa, materna, che era dentro di me. L’ho uccisa perché di istinto sapevo che ne avrei liberata un’altra, che avrebbe permesso alla mia famiglia di sopravvivere, un’altra molto più umana, ancora più sensibile, e più curiosa della vita, ma libera dai sentimenti d’amore verso gli uomini».
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Essere Jessica non è semplice: all’inizio trovare contatti risulta complicato e le prime esperienze sono fallimentari; con il tempo, però, la donna si fa più scaltra e comincia il suo percorso nel mondo della prostituzione. Ciò che più colpisce delle sue parole è la dignità con cui affronta la sua professione, cercando anche di trarne degli insegnamenti positivi: Jessica analizza la vecchia sé e capisce che, al contrario di lei, Adriana era una donna più fragile, alla continua ricerca di autostima e di felicità. Adriana era vittima di un marito che la umiliava e la privava della libertà, ed era anche vittima delle istituzioni che le avevano promesso protezione e invece l’avevano abbandonata con tre figli piccoli.
Jessica, invece, benché sia vittima dell’ipocrisia di una società che la giudica senza appello, ha il coraggio di costruirsi un avvenire contando solo sulle sue forze. La professione che si è scelta, però, le offre presto un conto salato da pagare; Jessica ci racconta quindi tutti i risvolti della sua coraggiosa decisione, essendo sempre brutalmente e disperatamente onesta.