Leonardo, la serie sul genio di Vinci in onda su Rai1
Leonardo, la serie Tv su Leonardo da Vinci ideata da Frank Spotnitz e Steve Thompson, ha esordito ieri sera, 23 marzo 2021, su Rai1.
Come spiegato dal produttore della Lux Vide, Luca Bernabei, si tratta infatti di un “crime mistery”. Il tessuto narrativo è ispirato da fonti vere riguardanti la vita di Leonardo (interpretato dall’irlandese Aidan Turner, famoso per Being Human e Lo Hobbit), ma è stato arricchito da molti elementi di finzioni. Non mancano perciò parti totalmente immaginarie che incalzano il genere giallo.
Le prime due puntate scorrono abbastanza rapidamente raccontando le vicende e le delusioni che porteranno l’artista, scienziato e inventore verso Milano alla corte di Ludovico il Moro. Dopo aver trascorso la sua giovinezza studiando, il ventenne Leonardo decide di entrare nella bottega di Andrea del Verrocchio (Giancarlo Giannini). Qui comincerà a farsi conoscere venendo addirittura apprezzato più del maestro.
Tutto gira intorno al suo arresto per l’omicidio dell’amica Caterina da Cremona (Matilda De Angelis), figura di cui si fa fatica a trovare riferimenti storici. Luca Bernabei, produttore della serie ha dichiarato che “la storia di Caterina da Cremona, ad esempio, è vera perchè ci sono dei contratti in cui Leonardo la chiedeva come modella. Noi abbiamo pensato che lei fosse la sua musa ispiratrice e abbiamo tessuto nella trama vera alcuni elementi di finzione”.
La narrazione è dunque molto romanzata e molti tratti della vita di Leonardo sono forse troppo accentuati. Come l’averlo rappresentato tale ad un ragazzo quasi triste, sebbene le fonti lo descrivano in tutt’altro modo. Giorgio Vasari per esempio lo racconta come un burlone che amava impaurire gli amici che gli facevano visita, facendo saltare fuori da una scatoletta un ramarro.
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“[Leonardo] fermò in un ramarro, trovato dal vignarolo di Belvedere, il quale era bizzarrissimo, di scaglie di altri ramarri scorticate, ali addosso con mistura d’argenti vivi, che nel moversi quando cominciava tremavano: e fattoli gli occhi, corna e barba, domesticatolo e tenendolo in una scatola, tutti gli amici a i quali lo mostravi, per paura faceva fuggire”.
Almeno in queste prime due puntate il carattere fascinoso e carismatico non risalta. Evidente è invece il suo lato generoso, umile, la tendenza a lasciare incompiuti molti lavori. Ma sopratutto una sua peculiarità: la passione e l’attenzione per i volti delle persone. Una frase che ripete costantemente è difatti “dipingo ciò che vedo”.
Alle riprese della serie, che ha avuto un budget complessivo di 30 milioni di euro, hanno partecipato oltre 3000 comparse e accanto ad Turner, Giannini e De Angelis hanno recitato Freddie Highmore nei panni del detective Stefano Giraldi, James D’Arcy (Ludovico Sforza), e Alessandro Sperduti (Tommaso Masini)
La vita di Leonardo
Nato il 15 aprile del 1452 ad Anchiano, a tre km da Vinci, è figlio illegittimo di Piero da Vinci e Caterina di Meo Lippi, una contadina sedicenne di origini arabe. Caterina riceve da Piero una dote che le permette di sposare tale “Accattabriga di Piero del Vacca da Vinci”, mentre il bambino viene allevato dalla famiglia del padre e della sua prima moglie, Albiera di Giovanni Amadori.
Nella bottega del Verrocchio il suo eclettismo lo porterà a sviluppare più progetti contemporaneamente. Secondo Giorgio Vasari: “Egli si mise a imparare molte cose e, cominciate, poi l’abbandonava”. Leonardo partecipa, con la realizzazione di alcuni particolari, alle opere del suo maestro. Ad esempio, sono suoi l’angelo in primo piano a sinistra e il paesaggio nel “Battesimo di Cristo”. Contemporaneamente, tra il 1469 e l’inizio degli anni Settanta, realizza le sue prime opere indipendenti, quali la “Madonna Dreyfus”, l’“Annunciazione”, la “Madonna del Garofano” e il “Ritratto di Ginevra de’ Benci”.
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Negli anni ‘70 del XV secolo la figura di Leonardo si fa più misteriosa. Tra il 1474 e il 1478 si perdono le sue tracce. Si sono fatte molte ipotesi riguardo quel periodo. C’è chi sostiene che si fosse dedicato al mondo scientifico stringendo i rapporti con l’astronomo Paolo dal Pozzo Toscanelli. Ma c’è anche chi lo vuole rapito dagli alieni poiché mettendo uno specchio, perpendicolarmente alla spalla della Vergine del dipinto “Sant’Anna, la Vergine e il Bambino”, appare l’immagine di una figura che calza uno strano casco, che, secondo i fautori della teoria degli alieni, effigia un extraterrestre. Lo stesso personaggio emerge riflettendo allo specchio l’immagine della “Monna Lisa”. A perorare questa tesi ci sono le numerose mappe aeree di alcune città italiane realizzate da Leonardo una volta ricomparso. Così come progetti di veicoli semoventi e a l’invenzione di macchine che verranno realizzate secoli dopo.
L’unica certezza di questo periodo è una denuncia anonima (più precisamente una tamburazione) per “sodomia” presentata agli “Ufficiali di notte e conservatori dell’onestà dei monasteri” nel 1476. Oltre a lui fu indagato anche Leonardo Tornabuoni, della famiglia Medici. Sembra che proprio per la sua presenza furono tutti assolti “cum conditione ut retumburentur”, cioè per mancanza di altre denunce in merito. Nella serie questo rapporto omosessuale con Jacopo Sperelli viene dato per certo.
A 30 anni si trasferisce a Milano presso la corte di Ludovico il Moro, mecenate nel castello sforzesco. Qui realizza la “Vergine delle rocce” e il capolavoro “Ultima cena”. Per dipingere i volti, in particolare quello di Giuda, sembra che Leonardo seguisse di continuo personaggi ambigui della città meneghina organizzando anche eventi per studiarli più da vicino.
Dopo l’occupazione francese di Milano nel 1499 decide di partire andando a Mantova, Venezia, Roma e Tivoli per tornare poi a Firenze dove Michelangelo era ormai famoso e con il quale ebbe un rapporto burrascoso.
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In questo periodo venne ingaggiato da Cesare Borgia come architetto e ingegnere militare per difendere le città romagnole conquistate. Quasi contemporaneamente comincia a dipingere la “Gioconda”, sull’identità della quale ancora oggi persistono dubbi. Lisa Gherardini, Isabella d’Este, Pacifica Brandani, Costanza d’Avalos sono alcuni dei nomi più importanti fatti nei secoli di studio dell’opera.
Sono molti comunque i misteri lasciati da Leonardo da Vinci. Come quello legato all’affresco dentro Palazzo Vecchio della “Battaglia d’Anghiari” che però non è mai stato trovato e le cui ricerche furono alimentate da un cripto-messaggio (“chi cerca trova”) trovato nel dipinto del Vasari nella Stanza dei 500. Oppure i messaggi nascosti nel “Ultima cena” su cui Dan Brown ha fatto le sue fortune. Questi e molti altri segreti lasciati dal genio toscano hanno ispirato la serie tv che andrà in onda per altre 3 settimane, sempre di martedì, alle 21:25 su Rai1.