Dantedì, tutti leggono il Sommo Poeta: le interpretazioni più intense
Considerato il padre della lingua italiana, espressione massima del Dolce stil novo e della letteratura tutta del nostro paese. A Dante Alighieri, il Sommo Poeta della Comedìa, divenuta celebre come Divina Commedia, è dedicato il 25 marzo, detto Dantedì: la Giornata nazionale in sua memoria.
Un’ edizione, questa del 2021, particolarmente importante, in quanto avverrà nel settecentesimo anniversario della sua morte.
La ricorrenza è stata istituita nel 2020 dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministro Dario Franceschini. La data scelta non è casuale. Secondo gli studiosi infatti, Dante avrebbe iniziato il sua viaggio nell’aldilà della Divina Commedia proprio in questo giorno. Molte sono le iniziative previste, dai progetti scolastici fino ai palinsesti televisivi. Tutti in Italia ricorderanno la memoria del Sommo Poeta.
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«Le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri – dichiara il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – chiudono un triennio di iniziative rese possibili da una legge appositamente voluta per ricordare tre grandi personalità della cultura italiana: Leonardo, Raffaello e, per l’appunto, Dante. Tutti e tre hanno avuto e continuano ad avere una enorme influenza sul pensiero contemporaneo. Ma Dante è senza dubbio il più universale e trasversale, capace come è di colpire in molteplici forme l’immaginario creativo. Dal teatro alla musica, dall’arte figurativa alla scrittura, dal cinema alla danza. Tutte le arti hanno interpretato o reinterpretato Dante e la sua opera, come testimoniano le diverse iniziative scelte dal Comitato tra le centinaia di proposte pervenute. Importante l’impegno della RAI, con un Dantedì straordinario, e delle tre città di Firenze, Ravenna e Verona, che hanno dato vita a un programma di manifestazioni di assoluto rilievo».
La direttrice di Rai Cultura, Silvia Calandrelli, è intervenuta per illustrare la programmazione della televisione di Stato. Per il Dantedì 2021, inoltre, l’attore Roberto Benigni (che ha già portato in TV la Divina Commedia con lo spettacolo teatrale Tutto Dante) sarà al Quirinale per una speciale lettura dantesca. L’esibizione avverrà in presenza del Presidente della Repubblica Mattarella e sarà trasmessa su Rai Uno a partire dalle 19:00.
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Tante personalità nel corso degli anni hanno “letto Dante”. Indimenticabili le interpretazioni di Vittorio Gassman che ha raccontato, ad esempio, di Caronte “il traghettatore delle anime sul fiume Acheronte” o che ha recitato le parole di Manfredi di Svevia, nipote dell’imperatrice Costanza d’Altavilla, che Alighieri incontra nel canto III del Purgatorio. Manfredi prega il sommo poeta di raccontare a sua figlia la verità sul suo stato ultraterreno.
Anche Carmelo Bene ha raccontato alcuni estratti della Divina Commedia, leggendo ad esempio i versi con cui Dante Alighieri racconta, nel XXXIII canto dell’Inferno, la vicenda del conte Ugolino, prigioniero nella Torre della Muda e cibatosi prima di morire, secondo la leggenda, delle carni dei suoi stessi figli. Anche l’invettiva di Dante contro l’Italia tratta dal canto VI del Purgatorio: “Ahi serva Italia, di dolore ostello…” è stata oggetto di interpretazione dell’artista originario di Lecce.
Tra le figure che hanno contribuito alla divulgazione dei versi del Sommo Poeta anche Samantha Cristoforetti, che direttamente dallo spazio ha letto l’incipit del Paradiso. Una lettura unica quella offerta dall’astronauta italiana che ha declamato in collegamento dallo spazio i versi iniziali del canto I del Paradiso, quelli che danno il via al viaggio celeste di Dante Alighieri: “nel ciel che più de la sua luce prende fu’ io, e vidi cose che ridire né sa né può chi di là sù discende“.