I 10 anni del MAXXI di Roma, “una storia per il futuro”
Martedì 16 febbraio alle 10,30 il Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo ha presentato online le nuove mostre e il programma 2021. Alle 12 si è tenuta l’anteprima stampa dell’esposizione “Una Storia per il Futuro. 10 anni di Maxxi” a cura di Hou Hanru, una mostra che ripercorre i primi 10 anni del Maxxi attraverso le idee e le visioni degli artisti che lo hanno animato e trasformato.
Ritorno al museo. Con questo richiamo cinematografico al film cult anni ’80 con Michael J. Fox e Christopher Lloyd, il MAXXI dal 2 febbraio ha riaperto i battenti dopo oltre tre mesi di chiusura causa covid. Festeggia, per così dire, i primi dieci anni di attività nonostante il 2020, annus horribilis, che ha visto i musei chiusi ad oltranza.
Dopo la presentazione online che ha visto la partecipazione di Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI, Hou Hanru, Direttore artistico MAXXI, Margherita Guccione, Direttrice MAXXI Architettura, Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI Arte, è stata possibile una visita scaglionata e distanziata all’interno del museo, la cui sede è la grande opera architettonica, dalle forme innovative e spettacolari, progettata da Zaha Hadid nel quartiere Flaminio di Roma.
Non un riassunto delle mostre del museo, ma una loro rilettura immateriale in una prospettiva che ponga le basi per una storia per il futuro, come recita il titolo stesso. In un allestimento avvolgente e coinvolgente progettato dalla studio olandese Inside Outside di Petra Blaisse, si alternano migliaia di immagini, video, suoni e parole, installazioni multimediali accompagnati da una timeline del decennio realizzata in collaborazione con l’Ansa.
La volontà del museo è quella di essere non solo un luogo di “esposizione delle opere d’arte del nostro secolo, ma anche luogo di innovazione culturale e sovrapposizione di linguaggi, laboratorio di sperimentazione artistica, macchina per la produzione di contenuti estetici del nostro tempo”.
Per il MAXXI, questi sono stati mesi difficili che hanno visto tutti gli addetti ai lavori impegnati su più fronti: dall’arricchimento della collezione pubblica e nazionale offerta a tutti i cittadini alla trasformazione in piccola stazione di broadcasting con il progetto “io resto a casa con il maxxi” in collaborazione con molti artisti chen ha ottenuto oltre 15 milioni di visualizzazioni.
Sarà una mostra-non mostra, un dispositivo enciclopedico che racconterà i primi 10 anni del MAXXI allineandoli con ciò che è avvenuto nel mondo per guardare al passato e contemporaneamente al futuro, “il MAXXI è un laboratorio di futuro ed educativo, un ente di formazione” per utilizzare le parole di Giovanna Melandri.
Il curatore della mostra Hou Hanru ha lavorato per 2 anni per arrivare ad una narrativa dei 10 anni del museo. La storia del museo proporrà una celebrazione di come si svilupperà lo stesso in futuro.
Cinque grandi temi che raccontano come l’attività del museo si trova in relazione molto dinamica con i cambiamenti della realtà del mondo. Il MAXXI è un foro romano moderno, un museo urbano. Lavorato sulla tensione entro la creazione dell’arte e l’architettura odierna.
Tra le mostre, presentate dai vari curatori e direttori dei dipartimenti, trova posto quella dedicata ad Aldo Rossi, protagonista del 900 la cui attività ha guardato alle città del mondo, le lenti per osservare il suo lavoro. L’allestimento rappresenterà in una spina centrale l’idea di una città stratificata e affollata. La visione d’insieme della mostra che darà l’idea dell’universo iconografico di Aldo Rossi.
“Più grande di me. Voci eroiche della ex Jugolslavia” dedicata all’arte a alla storia della pensiola balcanica. Farà parte di un progetto piu grande che il MAXXI dedica dal 2013 alla figura dell’eroe.54 artisti sono stati invitati a trattare la libertà democratica, la natura, la sicurezza sul lavoro, l’accesibilità degli ambienti e la pericoloisità delle azioni individuali.
E ancora “CasaBalla”, progetto dedicato al futurista Giacomo Balla che prevede una mostra al museo e per la prima volta l’apertura della casa di Balla dal 1920 al 1958, anno della sua morte e dove vissero sue figlie. Una casa d’artista completamente decorata da Balla e dalle figlie che rappresenta quello che lui intendeva per arte. Un’opera d’arte totale, la mostra al maxxi esporrà oggetti di arte applicata realizzati dall’artista che rappresentano sua idea di arte totale futurista. Gli artisti moderni invitati, architetti, desinger hanno rappresentato le idee di arte applicata riprendendo le idee futuriste reinterpretandole nel mondo contemporaneo.
Approda in italia per la prima volta in Italia Sebastiao Salgado con 200 foto relizzate negli ultimi 6 anni nella foresta Amazzonica tra le popolazioni indigene. Un progetto di sensibilizzazione ecologica, una mostra immersiva, suoni, immagini in movimento.
Sarà possibile ammirare le opere di Thomas Hirschhorn su “cosa è visibile e cosa no”. Un percorso nella dicotomia tra la ricerca di sensibilità che sta in uno sguardo vigilie e attento a ciò che lo circonda e l’ipersensibilità cioè uno sguardo esclusivo che esclude l’altro per autoproteggersi.
Pippo Ciorra, senior curatore MAXXI architettura, ha invece curato “buone nuove” presente da novembre 2021. La mostra racconterà il modo in cui la professione dell’architetto è cambiata nel ’900. Una composizione antropologica della professione, come è aumentata presenza di donne, di gruppi e di come questo si riflette nel lavoro odierno dell’architetto. L’esposizione si gioverà dell’ampia collezione che il museo ha in questo senso.
Inoltre sarà presente una mostra di Cao Sei, artista cinese internazionale per la prima volta in italia. Un artista sensisbile alle nuove tecnologie e al ruolo delle nuove generazioni cinesi nella globalizzazione. Sarà l’esposizione del rapporto tra reale e virtuale. Del presente, passato e futuro connessi.
Il 2021 del MAXXI si è comunque aperto con gli oltre 200 ritratti dell’anima di Giovanni Gastel, tra cui Barack Obama, Monica Bellucci e Roberto Bolle. Nella Galleria 1 al piano terra è possibile ammirare le opere “senzamargine” di 9 grandi maestri a cavallo del millennio come Luigi Ghiri, Mario Schifano e Anna Maria Maiolino.
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La visita prosegue con le installazioni sitespecific dei 3 finalisti del Maxxi Bvlgari Prize, il “Lento-violento” di Giulia Cenci riguardo il futuro dell’umanità, “A Week’s Notice” di Tommaso De Luca autore di un’ode alla libertà e alla diversità e “Roma e Fiumi”, progetto dedicato alla città eterna di Renato Leotta.
E ancora il potente omaggio di Isaac Julien all’architetto talo-brasiliana Lina Bo Bardi la cui attività pioneristica in materia viene proiettata su 9 schermi in cui si alternano parole, musica, architetture e performance, e le suggestive architetture di Luois Kahn nelle fotografie di Roberto Schezen. L’esposizione attraversa i principali progetti di Kahn: dall’Indian Institute of Management di Ahmedabad al Kimbell Art Museum di Forth Worth, dalla Phillips Exeter Library in New Hampshire all’Assemblea Nazionale di Dacca.
Un anno ricco di mostre, di arte, di storia. Un anno che vedrà, Covid permettendo, il MAXXI raddoppiare. La stessa Melandri conferma che una nuova sede a L’aquila è già pronta e allestita.