Piero Pelù, “El Diablo” ne fa 59: curiosità e stravaganze del ribelle fiorentino
Possono piacere o meno, ma i Litfiba di Piero Pelù sono un nome di primaria importanza del panorama musicale italiano. Imprescindibile, oseremmo dire senza neanche supporre di osare troppo. La rockstar ribelle, una delle primissime voci del movimento punk nel Bel Paese, oggi compie 59 anni. Una vita dedicata alla musica, al rock inteso come filosofia di vita e fonte di eterna giovinezza. Un personaggio che in sé ha racchiuso e racchiude stereotipi, eccessi e contraddizioni.
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Atipico, unico nel suo genere e anticonvenzionale, Piero Pelù ha spesso fatto discutere per i suoi testi, le sue provocazioni, la sua teatralità. Che si tratti di musica, vita privata, dichiarazioni o gesti, il musicista fiorentino ha sempre fatto parlare di sé. Famose sono le sue vecchie esibizioni in gonnella e piedi scalzi, o le sue posizioni anarchiche e pacifiste in favore dell’obiezione di coscienza.
Insomma, una vita sempre rivolta alla ribellione, in quella Firenze degli anni ’60 in cui Pelù conobbe il punk dei Sex Pistols ed il rock dei The Beatles. Fu proprio Revolver, il settimo lavoro di John Lennon e soci, il primo album acquistato dal futuro artista. Così come il soprannome che si diede alle superiori, “Pierotten”, per omaggiare Johnny Rotten dei Sex Pistols.
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Come egli stesso ha sempre dichiarato, il suo non è mai stato un personaggio, ma sempre e solo personalità. Una testimonianza di come l’animo punk fosse realmente parte integrante di sé. A tal punto da abbandonare quella (apparente) Londra ribelle degli anni Ottanta, poiché deluso dal movimento ormai (a sua detta) imborghesito. Ed è proprio in quel 6 dicembre 1980 che nacquero i Litfiba, in contrasto con l’animo gentile e pacato della Firenze per bene.
Quel Desaparecido del 1985 che univa il rock britannico al sound tipicamente mediterraneo, fu l’inizio di una carriera sempre al centro dell’attenzione. A tal punto che il celebre giornalista musicale Federico Guglielmi così scrisse in A denti stretti: la vera storia dei Litfiba:
“Molti sono da tempo abituati a reputare la nuova musica italiana come un fenomeno derivato, come un’imitazione sterile ed improduttiva di schemi sonori nati e sviluppatisi all’estero. I Litfiba sono qui per dimostrare come anche in Italia esistano realtà moderne, in grado di sposare l’innato gusto mediterraneo per la melodia, con la potenza espressiva di un certo rock elegante e raffinato. Cosmopoliti ed affascinanti, i Litfiba affermano prepotentemente la propria unicità, spazzando via ingiusti pregiudizi. Se un giorno prenderà piede una “nuova musica italiana per il mondo”, questo album dovrà inevitabilmente esserne considerato l’imprescindibile punto d’avvio“
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